In un recente annuncio tramite la piattaforma Truth Social, il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato l'intenzione di avviare una indagine commerciale in risposta alle sostanziose sanzioni imposte dall'Unione Europea a note aziende tecnologiche americane come Google e Apple. Questa dichiarazione è arrivata pochi giorni dopo che la Commissione Europea aveva inflitto a Google una multa di 2,95 miliardi di euro (circa 3,45 miliardi di dollari) per pratiche anti-concorrenziali nel settore pubblicitario. Con parole chiare e ferme, Trump ha sottolineato che non permetterà che una simile situazione metta in ombra la grande ingegnosità americana, affermando la possibilità di attivare la procedura secondo la Sezione 301 per contrastare queste che percepisce come ingiuste sanzioni.
Il Presidente ha manifestato il proprio disappunto riguardo alle cifre già versate in passato da Google, che ammonterebbero a circa 13 miliardi di dollari, in seguito a quello che ha definito falsi reclami e accuse. Trump ha rimarcato quanto sia ingiusto e intollerabile questa situazione per i contribuenti americani, promettendo di proteggere le imprese statunitensi da quello che considera un trattamento ingiusto.
Non fermandosi a Google, Trump ha esteso il suo j'accuse anche ad Apple, sostenendo che l'azienda è stata, ingiustamente, tenuta a pagare miliardi di dollari in tasse non versate e sanzioni per presunte pratiche anti-competitive. Ha inoltre menzionato una multa di 17 miliardi di dollari, di cui 16,5 miliardi (circa 14,25 miliardi di euro) riguardano tasse arretrate che Apple ha pagato dopo una sentenza del tribunale di Irlanda nel 2024. Concludendo con una nota di sfida, Trump ha affermato che Apple dovrebbe riavere indietro il suo denaro.
L'Unione Europea, dal canto suo, ha smentito le accuse mosse da Trump riguardo a presunti pregiudizi contro le aziende tecnologiche americane. L'UE ha infatti ribadito che le normative sono applicabili in maniera uniforme a tutte le piattaforme e aziende che operano all'interno del commercio del blocco europeo, senza eccezioni. Questo confronto tra le potenze occidentali sottolinea l'importanza e la sensibilità degli equilibri commerciali internazionali, specialmente nel settore tecnologico in rapido sviluppo.