Guerra AI in Cina: Nvidia snobbata, incentivi per chip locali

Pechino offre sussidi sull'energia per favorire gli acceleratori di calcolo made in China, penalizzando Nvidia

Guerra AI in Cina: Nvidia snobbata, incentivi per chip locali

La competizione nel settore dell'intelligenza artificiale si fa sempre più intensa, con la Cina che adotta misure protezionistiche per favorire lo sviluppo di tecnologie domestiche. Secondo quanto riportato, dopo la revoca delle restrizioni sulle esportazioni di acceleratori Nvidia in Cina, il governo cinese starebbe offrendo incentivi significativi alle aziende che utilizzano chip sviluppati localmente.

Secondo Jensen Huang, fondatore di Nvidia, la domanda cinese per i loro prodotti non è stata quella prevista dopo la rimozione delle restrizioni di aprile. In risposta, le autorità locali starebbero offrendo alle aziende che preferiscono gli acceleratori cinesi, come quelli prodotti da Huawei e Cambricon, generosi sussidi per l'energia elettrica, elemento cruciale per il funzionamento dei data center.

Il Financial Times riporta che i maggiori centri di elaborazione dati in Cina potrebbero dimezzare i costi dell'elettricità optando per acceleratori di calcolo di produzione cinese. Questa politica è stata implementata in seguito alle lamentele dei principali operatori di mercato riguardo all'alto consumo energetico dei data center che utilizzano alternative locali a Nvidia. Le soluzioni basate su chip Nvidia, a parità di condizioni, tendono a consumare meno energia.

I data center cinesi che utilizzano acceleratori di calcolo importati non possono beneficiare di tali agevolazioni. Fonti indicano che l'attuale generazione di acceleratori cinesi consuma dal 30% al 50% in più di energia rispetto all'Nvidia H20 per lo stesso carico di lavoro computazionale. La minore efficienza degli acceleratori come quelli di Huawei viene compensata con l'installazione di un maggior numero di chip nei data center, con conseguente aumento del consumo energetico complessivo.

Fortunatamente per i colossi del cloud cinesi, la Cina dispone di una capacità di generazione elettrica sufficiente a supportare questa crescente domanda. Le province cinesi con surplus energetico attraggono i costruttori di data center con generosi sussidi, capaci in alcuni casi di coprire i costi operativi per il primo anno. In queste regioni, l'energia elettrica costa il 30% in meno rispetto alle aree costiere meridionali, anche senza considerare i sussidi, arrivando a costare solo 6 centesimi di dollaro al kilowattora. A titolo di confronto, negli Stati Uniti, il costo dell'energia elettrica per i consumatori industriali è circa una volta e mezza superiore, e la disponibilità è limitata a causa della rapida espansione dell'infrastruttura di intelligenza artificiale.

Questa mossa strategica della Cina evidenzia la volontà di ridurre la dipendenza dalle tecnologie straniere e di promuovere l'autosufficienza nel settore cruciale dell'intelligenza artificiale. Resta da vedere se questa politica di incentivi e sussidi sarà sufficiente a colmare il divario tecnologico con Nvidia e altri leader del settore, ma è chiaro che la competizione è destinata a intensificarsi nei prossimi anni.

Pubblicato Martedì, 04 Novembre 2025 a cura di Anna S. per Infogioco.it

Ultima revisione: Martedì, 04 Novembre 2025

Anna S.

Anna S.

Anna è una giornalista dinamica e carismatica, con una passione travolgente per il mondo dell'informatica e le innovazioni tecnologiche. Fin da giovane, ha sempre nutrito una curiosità insaziabile per come la tecnologia possa trasformare le vite delle persone. La sua carriera è caratterizzata da un costante impegno nell'esplorare le ultime novità in campo tecnologico e nel raccontare storie che ispirano e informano il pubblico.


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