Nonostante l'evoluzione della tecnologia nello scongiurare minacce informatiche, rimane il paradosso di una delle falle più comuni: la scelta di password deboli. La classica sequenza numerica 123456 continua a dominare la classifica delle password più utilizzate a livello globale. Si tratta di un allarme che non accenna a rientrare, visto che questa combinazione assieme a poche varianti continua a mostrare come l'inconsapevolezza e la pigrizia possano facilitare i cyberattacchi.
Le password dovrebbero essere il primo baluardo per difendere i nostri dati personali. Tuttavia, password come "123456789", "password", e altre ormai simbolo di una scarsa cultura della sicurezza, non solo proteggono male, ma sono anche decifrate in meno di un secondo. Questa è una problematica non solo mondiale ma anche domestica: anche l’Italia non fa eccezione, con un uso pervasivo delle stesse combinazioni facilmente hackerabili.
Il numero di volte in cui una password è stata violata è impressionante. Ad esempio, la notoria "123456" è stata compromessa oltre 132 milioni di volte globalmente, facendo riflettere sull'urgenza di un cambiamento di comportamento. Altre password popolari come "qwerty" e "000000", spesso scelte per la loro semplicità, sono tra le prime nelle classifiche sia internazionali che nella nostra penisola.
In un panorama digitale in cui identità, finanze e privacy sono continuamente minacciati, è fondamentale che gli utenti abbiano consapevolezza di ciò che rende una password robusta. Evitare semplici stringhe numeriche o lessicografiche è solo la base: le password moderne dovrebbero incorporare una combinazione complessa di lettere maiuscole e minuscole, numeri e simboli. Inoltre, aumenta la sicurezza dell'account attivando l'autenticazione a due o più fattori. Questo doppio strato di protezione serve a garantire che anche se la password venisse compromessa, l’accesso non autorizzato verrebbe impedito.
Per coloro che faticano a ricordare password articolate, è consigliato l'uso di password manager. Questi strumenti non solo custodiscono le password con elevata sicurezza, ma generano credenziali complesse e uniche per ogni sito o servizio. È fondamentale adottare quest’abitudine per proteggere le nostre identità digitali in un mondo sempre più vulnerabile alle intrusioni.
In sintesi, la facilità con cui queste fragili password vengono superate dai cybercriminali impone un ripensamento radicale delle nostre abitudini di sicurezza online. Investire tempo nel creare password forti e utilizzare le tecnologie a nostra disposizione per monitorare e gestire le credenziali può salvaguardare i nostri dati e prevenire potenziali danni di identità.
Fonte: HDblog