Giocatore spende 415.000 euro, ma la sala slot è assolta: appello favorevole

Giocatore spende 415.000 euro, ma la sala slot è assolta: appello favorevole

Ribaltata sentenza di primo grado che condannava i gestori

La Corte d’Appello ha deciso di annullare la sentenza di primo grado che aveva condannato i gestori di una sala slot di Anzola dell’Emilia, in provincia di Bologna, per circonvenzione di incapace. Gli imputati sono stati assolti con formula piena, poiché la Corte ha stabilito che "il fatto non costituisce reato". La vicenda ruotava attorno a un uomo che, tra il 2015 e il 2018, aveva speso oltre 415 mila euro in slot machine, finendo in una situazione di grave indebitamento. La Procura sosteneva che i gestori della sala avessero sfruttato la sua vulnerabilità psicologica e la dipendenza dal gioco d’azzardo per trarne un indebito profitto.

In primo grado, il Tribunale aveva riconosciuto la responsabilità penale dei gestori, infliggendo loro pene variabili tra i due e i tre anni di reclusione. 

"Il giocatore ha continuato a giocare in autonomia"

Tuttavia, la difesa ha presentato un appello, argomentando l’infondatezza delle accuse e sottolineando l’assenza di prove di condotte attive finalizzate a manipolare o costringere l’uomo a giocare. La Corte d’Appello ha accolto completamente le argomentazioni della difesa, escludendo la possibilità di configurare il reato contestato. I giudici hanno affermato che non c’erano comportamenti penalmente rilevanti da parte dei gestori nei confronti dell’uomo, che ha continuato a giocare in autonomia, nonostante la sua dipendenza. Il collegio ha evidenziato che non esisteva prova di dolo specifico da parte degli imputati, né che ci fosse un piano per approfittare della vulnerabilità del cliente. Di conseguenza, l’assoluzione è stata pronunciata con formula piena.

Protetto chi opera nel rispetto della legge

L’avvocato Donatella Santini, che ha difeso uno degli imputati, ha rilasciato un’intervista al Resto del Carlino, affermando che si tratta di una decisione che ripristina la verità giuridica e protegge chi opera nel rispetto della legge. Ha anche sottolineato l’importanza di questa pronuncia per casi simili, dove è comune attribuire responsabilità oggettive agli esercenti.

Fonte: jamma.tv

Pubblicato Giovedì, 10 Aprile 2025 a cura di Marta B. per Infogioco.it

Ultima revisione: Venerdì, 02 Maggio 2025

Marta B.

Marta B.

Trentasei anni, giornalista pubblicista, lo sport è al centro della mia vita. L'ho praticato con gioia negli anni giovanili (calcio, atletica leggera), lo pratico ora per puro piacere. Lavoro come giornalista free lance e curo prevalentemente articoli di cronaca sportiva e interviste ai protagonisti dello sport, dal calcio fino ai motori.


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