Un episodio a dir poco sconvolgente ha colpito il mondo del wrestling, generando stupore e preoccupazione tra i fan e gli addetti ai lavori. Durante un match della KnokX Pro Wrestling Entertainment, federazione diretta dall'ex star WWE Rikishi, un incidente tra il giovane Raja Jackson, figlio venticinquenne della leggenda Mixed Martial Arts, Rampage Jackson, e il noto wrestler Syko Stu (vero nome Stewart Smith), ha oltrepassato i confini della finzione, trasformandosi in un dramma reale.
L'evento si stava svolgendo come di consueto, con il pubblico pronto a tifare per i propri beniamini, quando improvvisamente la situazione è precipitata. Jackson, che assisteva al match a bordo ring, ha fatto irruzione sul tappeto e ha sorpreso tutti con una mossa brutale. Dopo aver afferrato Smith con una presa alle gambe, ha iniziato a colpirlo con una raffica di pugni alla testa, lasciando il wrestler privo di sensi. Questa aggressione non era parte dello script prefissato, ma il risultato di un alterco avvenuto nel backstage tra i due.
Nell'immediato caos che è seguito, altri lottatori sono intervenuti per fermare Jackson, ma i danni erano ormai stati fatti. Smith ha subito un arresto cardiaco ed è stato soccorso d'urgenza. Fortunatamente, le sue condizioni di salute, benché critiche, sembrano migliorare, sollevando un po’ l'ansia generale. Nel frattempo, il dipartimento di polizia di Los Angeles ha avviato un'indagine per chiarire le circostanze dell'attacco, dato il suo carattere violento e non previsto.
La federazione KnokX Pro si è rapidamente dissociata dall'accaduto, dichiarando che Raja Jackson non farà più parte del suo roster. L'accaduto ha suscitato una vasta ondata di supporto per Smith da parte della comunità del wrestling, con molti atleti, tra cui la superstar WWE Rusev, che hanno espresso solidarietà. La vicenda ha messo sotto pressione anche la WWE, con cui la KnokX è affiliata come scuola ufficiale di wrestling. Sebbene la WWE non abbia ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali su questa vicenda, non si esclude che possa decidere di prendere le distanze dalla federazione coinvolta.
Jackson ha cercato di giustificare il suo comportamento definendolo un “work finito male”, ma queste dichiarazioni non hanno placato le critiche né cancellato la gravità della sua aggressione. Resta ora da vedere quali saranno le conseguenze legali per lui e come questa situazione influenzerà la carriera dei protagonisti coinvolti.