Il 14 maggio 2025, il presidente del Brasile, Luis Inacio Lula da Silva, ha espresso le sue opinioni riguardo alla recente nomina di Carlo Ancelotti come nuovo commissario tecnico della nazionale brasiliana. Durante una conferenza stampa, Lula da Silva ha lodato le capacità di Ancelotti come allenatore, ma ha sottolineato che la vera sfida per il Brasile risiede nella carenza di talenti nel panorama calcistico attuale.
Lula ha evidenziato che se si osserva il percorso professionale di Ancelotti, emerge chiaramente che egli è un allenatore straordinario. Con un passato da ottimo giocatore, Ancelotti ha saputo trasformarsi in un tecnico di grande successo. Tuttavia, per il presidente brasiliano, il problema risiede nel declino del livello qualitativo dei giocatori disponibili oggi per la nazionale rispetto ai gloriosi decenni passati.
Nel fare un confronto tra l'attuale generazione di calciatori e quelle passate, Lula ha menzionato squadre che hanno fatto la storia del calcio, come quelle del 1958, 1962, 1970, 1982, 1986, 2002 e 2006. Secondo lui, l'attuale generazione di giocatori non è all'altezza di quelle che hanno vinto titoli mondiali e scritto pagine memorabili. Ha ricordato l'impressionante attacco della nazionale brasiliana nei Mondiali del 2002 e 2006 per sottolineare il divario con il livello attuale.
Lula ha spiegato che le difficoltà del calcio brasiliano sono più di natura strutturale e organizzativa. La sfida sta nel poter contare su un ventaglio di scelte sufficientemente ampio per la nazionale. Ha spiegato le complessità legate all'assemblaggio di una squadra negli intervalli internazionali ridotti, dove il tempo per prepararsi è insufficiente rispetto a paesi i cui sistemi calcistici permettono un'organizzazione più efficace.
Le dichiarazioni del presidente riflettono un periodo di riflessione e cambiamento per il calcio brasiliano. Ancelotti, con la sua esperienza internazionale, avrà il compito di affrontare queste sfide e tentare di riportare il Brasile ai vertici del calcio mondiale, ricostruendo una squadra capace di contendere con le migliori del mondo.
Mentre la nomina di Ancelotti come CT è vista come una mossa promettente, la speranza è che venga accompagnata da uno sforzo di riorganizzazione e sviluppo del talento nei vivai brasiliani, per dare vita a una nuova generazione di campioni.