Ousmane Dembélé, l'estroso attaccante del Paris Saint-Germain, ha scritto una pagina importante della sua carriera e della storia del calcio mondiale conquistando il Pallone d'Oro 2025. Un riconoscimento che lo proietta nell'Olimpo dei grandi, affiancandolo ai più celebrati campioni che hanno segnato un'epoca con il loro talento. Succede allo spagnolo Rodri, che aveva trionfato l'anno precedente, dimostrando così la sua continua crescita e affermazione nel calcio di massimo livello.
Dembélé ha superato una concorrenza agguerrita, mettendo in fila il giovane talento del Barcellona, Lamine Yamal, arrivato secondo e insignito del Premio Kopa come miglior giovane della stagione. Sul terzo gradino del podio si è piazzato Vitinha, anche lui pilastro del PSG, a testimonianza della forza della squadra parigina in questa stagione trionfante.
In una cerimonia tenutasi presso il prestigioso Théâtre du Châtelet a Parigi, Dembélé ha ricevuto il trofeo tra gli applausi di una platea di celebrità e addetti ai lavori, con Gianluigi Donnarumma che ha ottenuto il Trofeo Yashin come miglior portiere, grazie alle sue prestazioni straordinarie tra i pali del PSG e poi del Manchester City. Donnarumma ha così replicato il successo ottenuto nel 2021, precedendo in classifica colleghi del calibro di Alisson e Yann Sommer dell'Inter.
Il premio per il miglior allenatore è stato assegnato a Luis Enrique, guida indiscussa del club parigino, il cui strategico lavoro si è rivelato decisivo per il successo della squadra. Intanto, in campo femminile, un'altra stella del Barcellona, Aitana Bonmatí, ha conquistato il suo terzo Pallone d'Oro consecutivo, consolidando ulteriormente la sua posizione eminente nel calcio mondiale.
L'intera cerimonia non è stata solo un'occasione per celebrare i migliori talenti del calcio, ma ha anche reso omaggio alla memoria del compianto Diogo Jota, scomparso tragicamente lo scorso luglio a causa di un incidente stradale. La sua eredità e il suo impatto sono stati ricordati in uno dei momenti più toccanti della serata.
Nella categoria giovani, oltre a Yamal, si è distinto anche Désiré Doué, un altro nome da tenere d'occhio tra le promesse che stanno emergendo nel panorama calcistico internazionale. Sono premi, questi, che non solo celebrano il successo personale degli atleti, ma sottolineano anche il potenziale di futuri campioni pronti ad affermarsi sulla scena globale.
Completano il quadro i riconoscimenti al PSG come Club dell'Anno, evidenziando il dominio della squadra francese sul palcoscenico europeo, e all'Arsenal per il calcio femminile, marcando un trionfo sia sul campo maschile che femminile. A livello personale, la serata è stata coronata dal Premio Sócrates per l'impegno umanitario, assegnato alla Xana Fundacion di Luis Enrique e della sua famiglia, ribadendo l'importanza del connubio tra sport e responsabilità sociale.
Con questi riconoscimenti, la stagione 2024/2025 si chiude con tanti motivi di orgoglio per i vincitori e nuove sfide in vista, con un occhio già puntato al futuro e alle prossime competizioni che segneranno il percorso del calcio internazionale.