L'annuncio di Luciano Spalletti come nuovo allenatore della Juventus ha scatenato un acceso dibattito nel mondo del calcio. L'opinionista Sandro Sabatini, durante la trasmissione Pressing, ha espresso forti perplessità riguardo alla scelta del tecnico di Certaldo, soprattutto in relazione alla durata del contratto offerto dalla società bianconera. "Mi sembra che si stia sottovalutando il trauma della Nazionale", ha esordito Sabatini, riferendosi alla conclusione burrascosa dell'esperienza di Spalletti come commissario tecnico. "Se lo sta togliendo di dosso solo ora, spero se lo sia tolto. Vuole andare a tutti i costi alla Juventus con un contratto che non fa tanto onore alla sua storia, ne parlo da ammiratore della sua storia: a 67 anni Spalletti accetta otto mesi di contratto?".
Le parole di Sabatini pongono l'accento su un aspetto cruciale: la volontà di Spalletti di rimettersi subito in gioco dopo la parentesi, per molti deludente, alla guida della Nazionale italiana. Il contratto di soli otto mesi, secondo l'opinionista, non valorizzerebbe adeguatamente la carriera e il prestigio di un allenatore che ha dimostrato il suo valore in diverse piazze, culminando con la vittoria dello scudetto con il Napoli nella stagione 2022/2023. La domanda che sorge spontanea è: cosa spinge un tecnico affermato come Spalletti ad accettare un incarico a termine, in una piazza ambiziosa e complessa come Torino?
Le motivazioni potrebbero essere diverse. Innanzitutto, la voglia di rivalsa dopo l'esperienza in Nazionale, che ha lasciato l'amaro in bocca sia al tecnico che ai tifosi. Spalletti potrebbe vedere nella Juventus un'opportunità per dimostrare, ancora una volta, le sue capacità e per rilanciarsi nel panorama calcistico. In secondo luogo, il fascino di allenare una squadra prestigiosa come la Juventus, una società con una storia ricca di successi e con una forte ambizione di tornare ai vertici del calcio italiano ed europeo. Infine, non va escluso l'aspetto economico: la Juventus potrebbe aver offerto a Spalletti un ingaggio importante, tale da compensare la breve durata del contratto.
Al di là delle motivazioni, la scelta di Spalletti solleva interrogativi sul futuro della panchina bianconera. La Juventus, dopo un periodo di transizione, sembra intenzionata a ripartire con un progetto ambizioso, puntando su giovani talenti e su un allenatore capace di valorizzarli. La figura di Spalletti, in questo contesto, potrebbe rappresentare una soluzione a breve termine, in attesa di individuare un tecnico più giovane e con un profilo più adatto a costruire un ciclo vincente. Resta da vedere se il campo darà ragione a Spalletti e alla Juventus, o se le perplessità di Sabatini si riveleranno fondate. Una cosa è certa: la stagione calcistica 2025/2026 si preannuncia ricca di emozioni e di colpi di scena, con un occhio di riguardo alla panchina bianconera.
Fonte: Sportmediaset
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