Nel cuore di Baku, ha preso il via il diciassettesimo appuntamento della Formula 1, il Gran Premio dell'Azerbaigian, segnando l'inizio dell'ultima entusiasmante terza parte della stagione. Fin dalle battute iniziali del weekend, gli errori dei principali contendenti e una distribuzione inaspettata delle forze hanno segnato l'evento, con una serie di impatti sui muretti che hanno condizionato la gara.
La pista cittadina di Baku è celebre per la sua combinazione unica di tratti rettilinei estremamente lunghi e curve tecniche, spingendo le squadre a sperimentare con configurazioni diverse. Questo ha causato variazioni significative nelle prestazioni, evidenti già dal primo cambio tra una sessione di prove libere e l'altra. Tra le equipe che hanno risaltato maggiormente troviamo la McLaren, benché finora non siano riusciti a esprimere completamente il loro potenziale dovuto a errori interni che, ad esempio, hanno portato Lando Norris a danneggiare la sospensione del veicolo.
Nonostante questi incidenti, i risultati iniziali della McLaren sono stati promettenti. La vera domanda è se questo weekend di gare potrà offrire lo stesso livello di suspense che abbiamo visto l'anno scorso, quando i protagonisti principali si contendevano la vittoria tra Red Bull, Ferrari e McLaren. In questo contesto incerto, analizziamo come si presenta lo schieramento prima dei decisivi giorni di gare.
La Ferrari sembra particolarmente adatta per il circuito cittadino di Baku. La lunga retta, alternata a curve tecniche piuttosto uniformi, ha alleviato alcuni dei problemi di bilanciamento che hanno spesso afflitto la squadra italiana su altri tracciati. Infatti, la Ferrari è apparsa più sicura di sé rispetto alle tappe precedenti del campionato.
Da Maranello fanno sapere di aver notato significativi miglioramenti tra la prima e la seconda sessione di prove libere. L'evoluzione del tracciato ha mitigato parte del sottosterzo cronico della SF-25. Inoltre, il team ha portato aggiornamenti specifici per Baku, come i condotti dei freni riprogettati. Questo intervento mira a migliorare il controllo della temperatura delle gomme, un aspetto cruciale in una gara dove Pirelli ha fornito il set di pneumatici più morbidi disponibile. Anche le impostazioni del veicolo hanno giocato un ruolo centrale. Dopo diversi aggiustamenti, i piloti Ferrari si sono sentiti più sicuri in frenata, soprattutto nella seconda prova libera. Interessante è stato il fatto che il team abbia testato diverse configurazioni dell'alettone: una maggiore deportanza aiutava nei tratti tortuosi a scapito delle lunghe rette.
Charles Leclerc ha optato per un setup con minore carico aerodinamico per massimizzare la velocità sui rettilinei, mentre il compagno Lewis Hamilton ha preferito una configurazione più conservativa per essere performante nei segmenti più tecnici. Durante le prove del venerdì, la squadra ha valutato le due configurazioni: nella simulazione decisiva, Hamilton ha proseguito con il setup più stabile (illustrato nella parte inferiore delle immagini), mentre Leclerc ha mantenuto il focus sulle lunghe distanze (mostrato nella parte superiore).
La SF-25 ha continuato a dimostrare la sua abilità nei tratti rettilinei grazie alla forte accelerazione e velocità. Sebbene il grip meccanico della Ferrari sembri rispondere bene, esso è leggermente inferiore rispetto alla McLaren. Tuttavia, il bilanciamento generale della Ferrari potrebbe rappresentare un vantaggio significativo nelle fasi decisive del weekend.
McLaren si era avvicinata a questo appuntamento come uno dei principali contendenti, e la prima sessione di prove libere sembrava confermare il loro status. Tuttavia, nel corso della seconda sessione, le prestazioni non sono apparse altrettanto convincenti.
Il grande punto di forza della McLaren è l'elevato grip meccanico nelle curve. Eppure, a Baku, fattori come il manto stradale irregolare, il basso degrado degli pneumatici e l'uniformità delle curve riducono in parte questo vantaggio. La situazione ricorda quella del Gran Premio d'Italia di qualche settimana fa. Anche in simili condizioni, la superiorità della McLaren viene attenuata, ma non annullata. Se la battaglia per la vittoria si prolungasse fino agli ultimi giri, la coppia Norris e Oscar Piastri potrebbe avere un asso nella manica grazie alla stabilità del veicolo e al miglior controllo delle gomme, specialmente con i set più morbidi.
Nonostante ciò, nella seconda sessione le vetture apparivano troppo nervose. Nonostante un buon grip e una buona accelerazione, i piloti non sono riusciti a massimizzare il ritmo a causa di problemi di bilanciamento. È la prima volta dopo tanto tempo che il team britannico mostra tanto margine di miglioramento. Ci sono buone probabilità che nella terza sessione di prove e durante le qualifiche la McLaren possa tornare a competere con i favoriti.
Per quanto riguarda la Red Bull, il circuito di Baku non si adatta perfettamente alle loro recenti performance, specialmente per Max Verstappen. Negli ultimi anni, il pilota olandese non è riuscito a brillare su questo tracciato, e l'anno scorso ne è stata chiara dimostrazione: Verstappen fu battuto non solo da Ferrari e McLaren, ma anche dal compagno Sergio Perez, che tradizionalmente era rimasto dietro di lui per tutto il campionato, ma ad Baku sembrò particolarmente convincente.
Anche quest'anno la performance di Verstappen non sembra impressionare. È significativo che Yuki Tsunoda, nelle simulazioni di qualificazione, abbia superato il suo partner di grande nome, mostrando un buon livello di prestazioni. Per il giapponese, questo potrebbe essere uno dei pochi weekend in cui può dimostrare il suo valore non solo nella lotta per i punti, ma anche in un confronto diretto con Verstappen.
Dopo le prove, Tsunoda ha sottolineato che tutto sta funzionando come dovrebbe. Alla Red Bull riconoscono che non hanno raggiunto il massimo delle prestazioni, come dichiarato dal consulente tecnico Helmut Marko, che sostiene che la squadra sta perdendo circa 0,1-0,15 secondi rispetto al loro potenziale ottimale. Sebbene il bilancio della vettura appaia in condizioni decenti, restano margini di miglioramento.
La Mercedes, almeno sulla carta, sembra avere buone possibilità di performare altrettanto bene sia in qualifica che in gara. La filosofia della pista di Baku è, in una certa misura, simile a quella canadese, dove Mercedes ha sorpreso conquistando un doppio podio e la sua unica vittoria stagionale sinora. Tuttavia, qui il livello di deportanza è inferiore, quindi le condizioni non sono esattamente le stesse.
La velocità della W16 non è affatto male, ma il team deve comunque colmare il divario con i favoriti McLaren e Ferrari. George Russell ha ottenuto il secondo miglior settore nella prima sessione, ma ha dovuto fermare il giro prematuramente a causa di un errore alla dodicesima curva. Avrebbe potuto segnare un tempo migliore e risalire la classifica.
Anche le condizioni meteo potrebbero giocare a favore della Mercedes: le previsioni suggeriscono pioggia il giorno delle qualifiche e possibilità di precipitazioni durante la gara. Le basse temperature e le condizioni difficili tradizionalmente avvantaggiano le Frecce d'argento. Pertanto, sarà interessante vedere se il team riuscirà, contro ogni aspettativa, a farsi strada tra i favoriti di questo fine settimana.