Il Gran Premio del Giappone, svoltosi presso il circuito di Motegi, ha rappresentato per Jorge Martin un banco di prova impegnativo. Il pilota spagnolo, che gareggia con l'Aprilia Racing Team, continua il suo percorso di adattamento alle peculiarità della moto italiana. Durante la prima giornata di prove, Martin ha concluso la sua sessione in 13ª posizione, sfiorando di poco l'accesso diretto alla Q2.
La giornata, iniziata con una certa dose di fiducia grazie a una sessione mattutina promettente, si è però rivelata complessa nel pomeriggio. Un paio di cadute hanno segnato le sue performance, alterando la sicurezza e la stabilità alla guida. In FP1, Martin era riuscito a dimostrare il suo valore, classificandosi secondo, appena dietro Pecco Bagnaia e davanti alla leggenda Marc Márquez. Tuttavia, le dinamiche della pista nel pomeriggio non sono state altrettanto favorevoli.
Martin ha confessato che, nonostante la sicurezza mostrata in mattinata, la sua Aprilia ha posto delle sfide inaspettate. Ha sottolineato le difficoltà incontrate a causa della gomma anteriore, che è stata la causa primaria delle cadute sul circuito. 'Le sensazioni erano buone al mattino, ma il pomeriggio ha portato con sé problematiche inaspettate. Ho avvertito immediatamente che qualcosa non funzionava come dovrebbe', ha dichiarato Martin, riflettendo su una giornata di prove che gli ha lasciato comunque strada libera verso i giorni di gara successivi.
Le ripetute cadute, che sono occorse in rapida successione, hanno complicato la sua concentrazione e il feeling generale con la moto. 'Mantenere la concentrazione è stato arduo, specialmente con le bandiere gialle che hanno interrotto vari momenti salienti', ha spiegato il pilota. Nonostante queste avversità, Martin mantiene uno spirito indomito, dichiarando di essere determinato a continuare con le prove e migliorare i tempi nei giorni a venire.
La competitività della MotoGP emerge chiaramente dalle sue osservazioni; basti pensare che il suo miglior tempo in prova è stato pari, appunto, a quello ottenuto da Ai Ogura e Alex Márquez. 'In questa categoria, la competizione è davvero agguerrita. Ogni errore, anche il più piccolo, può incidere notevolmente sul risultato finale. Voglio concentrarmi e migliorare ogni giro'.
Un altro aspetto cruciale nel processo di Martin è l'adattamento alla nuova moto. Ha ammesso di non sentirsi ancora completamente a suo agio con la Aprilia, e riconosce che restano margini di miglioramento, sia nel comprendere le risposte della moto sia nel lavorare in squadra per perfezionare le strategie e gli assetti. 'A volte capita che la moto si comporti in modi inattesi, come quando si solleva. Ho bisogno di capire meglio questi comportamenti per meglio collaborare con il team e trovare soluzioni efficaci', ha osservato Martin.
Infine, Martin ha espresso il suo appoggio a favore di un cambiamento negli orari di gara. Ha sottolineato l'importanza della sicurezza e di una strategica pianificazione temporale, in particolare nei circuiti dove la scarsa visibilità rappresenta una minaccia, come accaduto nel 2023 quando l'evento fu annullato per mancanza di illuminazione.
In sintesi, nonostante le sfide poste dal GP del Giappone, lo spirito di Jorge Martin resta immutato. Il suo impegno, unitamente alla determinazione di padroneggiare la moto, sono evidenti. Il pilota si prepara a portare l'Aprilia ai massimi livelli nel campionato, dimostrandosi deciso a superare ogni ostacolo.