USA Amplia criticamente i criteri dei 'Blacklist' globali

Nuove regole semplificate per frenare il bypass delle sanzioni, mentre la Cina critica duramente

USA Amplia criticamente i criteri dei 'Blacklist' globali

L'amministrazione degli Stati Uniti ha modificato le regole per l'inclusione delle aziende nella sua temuta 'blacklist', un elenco di entità che devono affrontare rigide restrizioni commerciali. Questo cambiamento rappresenta una svolta epocale nel modo in cui si affrontano le violazioni delle sanzioni. In passato, le società venivano inserite in queste liste solo dopo essere state identificate come colpevoli di aiutare produttori cinesi o russi a superare le sanzioni statunitensi per l'acquisizione di componenti critici.

Stando a quanto riportato dal Nikkei Asian Review, e in collaborazione con Reuters, il Ministero del Commercio degli Stati Uniti ha semplificato i criteri per aggiungere nuove società alla lista. Adesso, qualsiasi società affiliata posseduta al 50% o più da un'azienda già presente nella lista nera, sarà automaticamente inclusa. Questo passo obbligherà molte più aziende a richiedere licenze di esportazione al Ministero del Commercio degli Stati Uniti per assolvere ai requisiti di determinati compratori.

Le aziende esportatrici adesso dovranno valutare in autonomia se il destinatario delle loro spedizioni è nella blacklist e identificare chi ne detiene la proprietà. Suddetta modifica viene implementata gradualmente: durante un periodo di grazia di 60 giorni, gli esportatori potranno continuare a spedire beni verso destinatari discutibili senza ulteriori verifiche, a condizione che le transazioni siano già state avviate.

Dal Cina, si è levata una dura critica. Il Ministero del Commercio Cinese ha dichiarato che queste decisioni incrinano ulteriormente le strutture consolidate del commercio internazionale e mettono a rischio la stabilità delle catene di approvvigionamento in molte industrie. Dall'altra parte, le istituzioni statunitensi sostengono che le nuove direttive ridurranno notevolmente la possibilità di sfruttare le falle esistenti.

Secondo l'analisi della società americana Kharon, queste regole potrebbero influenzare migliaia di filiali appartenenti a compagnie già sanzionate, ma attive nei principali centri finanziari mondiali. Attualmente, ci sono circa 1100 entità giuridiche cinesi sulla lista nera del Ministero del Commercio degli USA, cifra che sale a 3400 considerando le entità straniere affiliate.

Lo stesso Pentagono adotterà questo nuovo approccio per redigere la propria lista di aziende estere, sospettate di collaborare con i dipartimenti della difesa di stati non amichevoli. Gli esperti legali prevedono che le entità colpite potrebbero cercare di eludere le restrizioni attraverso strategie di ristrutturazione o riorganizzazione.

In definitiva, questo aggiornamento rappresenta un tentativo audace degli Stati Uniti di rafforzare i controlli sulle proprie sanzioni, anche se al prezzo di animati contrasti dal Cina e da altri attori internazionali coinvolti nel complesso scenario della geopolitica economica.

Pubblicato Martedì, 30 Settembre 2025 a cura di Anna S. per Infogioco.it

Ultima revisione: Martedì, 30 Settembre 2025

Anna S.

Anna S.

Anna è una giornalista dinamica e carismatica, con una passione travolgente per il mondo dell'informatica e le innovazioni tecnologiche. Fin da giovane, ha sempre nutrito una curiosità insaziabile per come la tecnologia possa trasformare le vite delle persone. La sua carriera è caratterizzata da un costante impegno nell'esplorare le ultime novità in campo tecnologico e nel raccontare storie che ispirano e informano il pubblico.


Consulta tutti gli articoli di Anna S.

Footer
Articoli correlati
Contenuto promozionale
Contenuto promozionale
Contenuto promozionale
Contenuto promozionale
WorldMatch - Gambling software solutions
Infogioco.it - Sconti