La Cina sta intensificando i suoi sforzi per promuovere l'adozione dello yuan digitale, una valuta digitale emessa dalla banca centrale cinese. In un contesto globale in cui le criptovalute decentralizzate guadagnano sempre più attenzione, la Cina si distingue per il suo approccio centralizzato e controllato verso la digitalizzazione della moneta.
A partire dal 1° gennaio del prossimo anno, lo yuan digitale sarà riconosciuto come un asset equivalente alla valuta nazionale tradizionale. Per incentivare l'utilizzo di questa nuova forma di denaro, il governo cinese ha deciso di introdurre un sistema di remunerazione. I cittadini che deterranno fondi in yuan digitali riceveranno un interesse sui loro depositi, pagato direttamente dalle banche commerciali che gestiscono i portafogli digitali. Il tasso di interesse varierà in base alla quantità di yuan digitali detenuti.
Questo passo rappresenta un'evoluzione significativa nel progetto dello yuan digitale, un'iniziativa che ha avuto inizio circa dieci anni fa. Attualmente, oltre la metà delle province cinesi hanno avviato progetti pilota per testare l'utilizzo dello yuan digitale. Tuttavia, la sua diffusione a livello nazionale è ancora limitata e la competizione con i sistemi di pagamento mobile già consolidati come WeChat Pay e Alipay è forte.
Un altro ostacolo per l'adozione dello yuan digitale è rappresentato dalle difficoltà incontrate nel tentativo di trasformarlo in uno strumento per i pagamenti transfrontalieri. Inizialmente, la Banca dei Regolamenti Internazionali aveva mostrato interesse verso questa possibilità, ma ha poi ritirato il suo sostegno a causa delle preoccupazioni legate al potenziale utilizzo dello yuan digitale per aggirare le sanzioni internazionali imposte alla Russia e per minare l'egemonia del dollaro statunitense.
Attualmente, i depositi bancari tradizionali in Cina offrono un tasso di interesse dello 0,05%. Resta da vedere se questo incentivo sarà sufficiente per spingere i cittadini ad adottare lo yuan digitale su larga scala. Le autorità cinesi, tuttavia, sembrano determinate a promuovere l'uso dello yuan digitale nei prossimi cinque anni.
A settembre, a Shanghai è stato istituito un centro specializzato per la gestione delle transazioni in yuan digitale, con l'obiettivo di facilitare l'integrazione con i pagamenti transfrontalieri, le criptovalute e altri asset digitali. Secondo i dati ufficiali, alla fine di novembre erano state effettuate 3,48 miliardi di transazioni in yuan digitale, per un valore complessivo di 2,38 trilioni di dollari.
L'iniziativa cinese rappresenta un tentativo ambizioso di modernizzare il sistema finanziario e di rafforzare il controllo dello stato sull'economia digitale. Resta da vedere se lo yuan digitale riuscirà a superare le sfide attuali e a diventare una valuta digitale di successo a livello nazionale e internazionale. L'introduzione di incentivi come la remunerazione dei depositi è un passo importante, ma sarà necessario un impegno continuo e una strategia ben definita per raggiungere gli obiettivi prefissati.

