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Nel giugno di quest'anno, Tesla ha lanciato il suo tanto atteso servizio di robotaxi ad Austin, capitale del Texas e sede principale dell'azienda. L'accesso a questo servizio innovativo è stato inizialmente ristretto a un numero limitato di clienti selezionati, e per ragioni di sicurezza e monitoraggio, un dipendente Tesla occupa sempre il sedile del passeggero anteriore, pronto a intervenire in caso di necessità.
Un'analisi approfondita dei dati trasmessi dall'applicazione mobile proprietaria di Tesla, utilizzata per la gestione e la chiamata dei robotaxi, ha rivelato una realtà meno entusiasmante di quanto si potesse immaginare. Secondo quanto emerso, il numero di robotaxi effettivamente operativi contemporaneamente si aggira tra le 3 e le 6 unità. Questa discrepanza tra le aspettative e la realtà ha sollevato interrogativi sulla reale portata e sull'efficacia del servizio.
La testata Electrek, nota per la sua posizione critica nei confronti del CEO di Tesla, Elon Musk, ha collaborato con uno studente americano che, attraverso tecniche di reverse engineering, è riuscito ad accedere ai dati dell'applicazione mobile Tesla. Questa indagine ha permesso di stabilire che la flotta totale di robotaxi ammonta a 32 veicoli, confermando un raddoppio rispetto all'estate precedente. Tuttavia, il dato più significativo riguarda il numero di veicoli effettivamente in servizio.
Infatti, in un dato momento, raramente si contano più di 10 robotaxi operativi, e spesso questi sono concentrati in una singola area della città, rendendo il servizio non disponibile per i residenti di altre zone di Austin. I tempi di attesa per un robotaxi variano notevolmente, e alcuni clienti hanno segnalato di aver ricevuto più volte lo stesso prototipo. Questi elementi suggeriscono che l'operatività del servizio robotaxi di Tesla ad Austin è ancora limitata e in fase di sperimentazione.
Nonostante la flotta sia composta da 32 veicoli, molti utenti, nel tentativo di prenotare una corsa, ricevono un messaggio che indica l'impossibilità di usufruire del servizio a causa dell'elevata domanda. Tuttavia, la realtà sembra essere diversa, con una disponibilità limitata da parte di Tesla che non riesce a soddisfare le potenziali richieste. L'aumento del numero di veicoli nella flotta non sembra aver risolto il problema, poiché solo una piccola parte di essi è effettivamente in servizio contemporaneamente.
Tesla sta lavorando intensamente per migliorare le proprie tecnologie di guida autonoma e per espandere la disponibilità del servizio robotaxi. L'azienda ha raccolto una vasta quantità di dati durante i test su strada, che vengono utilizzati per affinare gli algoritmi e migliorare le prestazioni del sistema di guida autonoma. L'obiettivo finale è quello di creare un servizio di robotaxi completamente autonomo, sicuro e affidabile, che possa rivoluzionare il modo in cui le persone si spostano nelle città.
Nonostante le sfide attuali, il servizio robotaxi di Tesla rappresenta un passo importante verso il futuro della mobilità. Con il continuo sviluppo delle tecnologie di guida autonoma e l'aumento della flotta di veicoli, è probabile che il servizio diventerà sempre più efficiente e accessibile, offrendo un'alternativa valida e sostenibile ai mezzi di trasporto tradizionali. Resta da vedere se Tesla riuscirà a superare le difficoltà iniziali e a realizzare appieno il potenziale del suo servizio robotaxi.
