Scoperti 'ingredienti per la vita' fuori dalla Via Lattea grazie al telescopio Webb

Molecole organiche complesse, essenziali per la vita, rilevate per la prima volta in forma congelata nel Grande Nube di Magellano

Scoperti 'ingredienti per la vita' fuori dalla Via Lattea grazie al telescopio Webb

Una scoperta sensazionale ha scosso il mondo dell'astrobiologia: per la prima volta, al di fuori della nostra galassia, la Via Lattea, sono stati individuati i cosiddetti 'ingredienti per la vita' in forma congelata. Si tratta di molecole organiche complesse, elementi fondamentali per la nascita della vita come la conosciamo, scoperte nel Grande Nube di Magellano (GNM), una galassia satellite della Via Lattea situata a circa 160.000 anni luce di distanza. Questa straordinaria rivelazione è stata resa possibile grazie al telescopio spaziale James Webb (JWST), che ancora una volta dimostra il suo valore inestimabile per l'esplorazione cosmica.

Le molecole organiche complesse, in un contesto astrofisico, sono definite come quelle composte da almeno sei atomi, con la presenza imprescindibile del carbonio. Queste molecole sono considerate i precursori di elementi vitali come gli amminoacidi, gli zuccheri e le basi azotate, che a loro volta sono i costituenti fondamentali delle proteine e del DNA, essenziali per la vita basata sul carbonio che conosciamo sulla Terra. Fino ad ora, molecole simili erano state rilevate al di fuori della nostra galassia solo in forma gassosa, ma la scoperta di molecole organiche complesse in forma di ghiaccio rappresenta un passo avanti cruciale. Questo perché suggerisce la possibilità di reazioni chimiche innescate dalle radiazioni sulla superficie delle polveri interstellari, un processo chiave nella chimica prebiotica.

Nella Via Lattea, la presenza di molecole organiche complesse congelate è stata accertata in quattro regioni distinte. Con questa nuova scoperta, si aggiunge un quinto sito, il primo al di fuori della nostra galassia, situato nel Grande Nube di Magellano. Più precisamente, il ghiaccio contenente queste molecole è stato identificato nei pressi della giovane stella ST6, all'interno di una superbolla chiamata N158, non lontano dalla suggestiva Nebulosa Tarantola. Un aspetto particolarmente interessante è la composizione chimica del Grande Nube di Magellano, che si distingue significativamente da quella della Via Lattea. Il GNM presenta una metallicità inferiore, con una riduzione del 30-50% di elementi come ossigeno, carbonio, silicio e altri composti chimici. Nonostante questa differenza sostanziale, la presenza di chimica prebiotica nel GNM suggerisce che la vita potrebbe emergere anche in condizioni diverse da quelle a noi familiari, rafforzando l'ipotesi che la vita biologica sia un fenomeno diffuso nell'universo.

Nello specifico, l'analisi dello strato di ghiaccio che avvolge i grani di polvere attorno alla stella ha rivelato la presenza di diverse molecole organiche complesse, tra cui etanolo (CH3CH3OH), acetaldeide (CH3CHO), metilformiato (HCOOCH3) e acido acetico (CH3COOH). In particolare, l'acido acetico è stato rilevato in forma congelata per la prima volta nella storia delle osservazioni astronomiche. Queste molecole sono considerate i precursori dei 'mattoni' fondamentali della vita. Il telescopio James Webb ha catturato gli spettri infrarossi del ghiaccio, analizzando la luce della stella riflessa al suo interno. Questi spettri sono stati poi confrontati con un database di spettri di molecole organiche complesse, permettendo l'identificazione di quelle più interessanti.

Questa scoperta epocale rivela che la chimica organica complessa può svilupparsi anche in ambienti simili a quelli dell'universo primordiale, caratterizzati da una bassa metallicità e da una forte radiazione emessa da giovani stelle. Ciò implica che le molecole prebiotiche potrebbero essersi formate nello spazio molto prima della comparsa della Terra, e potrebbero essere state trasportate sul nostro pianeta da comete o meteoriti. In altre parole, per la culla della vita non sono necessarie condizioni ambientali uniche. Questa scoperta suggerisce che la vita potrebbe essere una caratteristica fondamentale dell'universo, aprendo nuove prospettive sulla sua origine e diffusione.

Pubblicato Domenica, 26 Ottobre 2025 a cura di Anna S. per Infogioco.it

Ultima revisione: Domenica, 26 Ottobre 2025

Anna S.

Anna S.

Anna è una giornalista dinamica e carismatica, con una passione travolgente per il mondo dell'informatica e le innovazioni tecnologiche. Fin da giovane, ha sempre nutrito una curiosità insaziabile per come la tecnologia possa trasformare le vite delle persone. La sua carriera è caratterizzata da un costante impegno nell'esplorare le ultime novità in campo tecnologico e nel raccontare storie che ispirano e informano il pubblico.


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