Nell'ambito della complessa indagine denominata 'Benevento-bis', il mondo del calcio italiano è nuovamente scosso da uno scandalo di calcio-scommesse. Questa volta, l'attenzione è puntata su Dejan Vokic, ex centrocampista del Benevento Calcio. La carriera del giocatore sloveno, attualmente legato alla squadra Nk Radomlje, ha subito una brusca battuta d'arresto con una squalifica di 3 anni e 30 giorni, accompagnata da un'ammenda di 34.000 euro. La sentenza è stata emessa dal Tribunale Federale Nazionale che ha richiesto anche l'estensione della squalifica presso i massimi organi calcistici, UEFA e FIFA.
Le accuse mosse contro Vokic riguardano la violazione dei fondamentali principi di lealtà, probità e correttezza, previsti dalle normative sportive. In particolare, è stato contestato al calciatore di aver infranto l'articolo 24, che vieta tassativamente ai tesserati di scommettere su eventi calcistici. Dalle indagini emerge che Vokic avrebbe scommesso tra i mesi di gennaio e agosto 2023, periodo durante il quale vestiva la maglia del Benevento.
La Federcalcio Italiana (FIGC) ha preso particolarmente sul serio questa violazione, sottolineando l'importanza di proteggere l'integrità del gioco. Il provvedimento nei confronti di Vokic rappresenta un segnale forte e chiaro dell'impegno delle autorità sportive a contrastare qualsiasi forma di condotta illecita che possa minare la credibilità del calcio.
La reazione del mondo sportivo non si è fatta attendere e sono in molti a chiedersi quali potrebbero essere le conseguenze a lungo termine di questo scandalo sulla carriera di Vokic. Per un giocatore di 27 anni, una squalifica di 3 anni potrebbe significare la fine della carriera ad alti livelli, nonostante abbia ancora potenzialmente diversi anni sul campo.
Oltre alle conseguenze legali e professionali, Vokic dovrà fare i conti con il danno reputazionale subito, che potrebbe influenzare anche il suo futuro nel mondo del calcio al di fuori del campo, come allenatore o dirigente. La capacità del giocatore di risollevarsi da questa situazione dipenderà dalla sua volontà di affrontare e risolvere le problematiche emerse durante l'inchiesta.
Intanto, la sentenza del Tribunale Federale resta un duro monito per l'intero sistema calcistico, invitando a una riflessione profonda sulla necessità di mantenere alta l'attenzione sulla questione delle scommesse sportive, fenomeno che ciclicamente torna a compromettere i valori dello sport. La consapevolezza e l'informazione rimangono strumenti fondamentali per prevenire e arginare il fenomeno, in stretta collaborazione con tutte le istituzioni sportive coinvolte.