Stop alla stretta sulle sale scommesse a Bolzano: il tar decide

Stop alla stretta sulle sale scommesse a Bolzano: il tar decide

Una sentenza del Tar di Bolzano specchia le nuove norme, revocando la chiusura di una sala scommesse a Salorno vicino a una scuola

Una sentenza di grande rilevanza legale è stata emessa di recente dal Tar di Bolzano, ridisegnando i confini normativi delle attività di scommessa nella provincia. Al centro della disputa si trova una tabaccheria nel tranquillo comune di Salorno, divenuta l'epicentro di una battaglia normativa imbastita attorno alla presenza di scuola situata a meno di 300 metri dalla stessa. In questa struttura erano presenti non solo slot, ma anche terminali destinati alla raccolta di scommesse, un dettaglio che ha scatenato azioni legali.

Il Comune di Salorno, con un occhio puntato sulla regolamentazione territoriale, aveva disposto la chiusura dell'attività commerciale, applicando con rigore le norme sul distanziometro stabilite a livello provinciale. Tuttavia, questa determinazione è stata messa in discussione quando il Tar di Bolzano ha accolto il ricorso presentato dal gestore della tabaccheria. I giudici hanno annullato il provvedimento comunale riguardo l'attività di raccolta scommesse.

La sentenza del Tar si basa su una lettura attenta delle norme aggiornate e delle interpretazioni giuridiche emerse successivamente alla sentenza del Consiglio di Stato del 2024. Questo pronunciamento superiore ha esplicitamente escluso l'applicabilità della distanza minima tra sale scommesse e i cosiddetti 'luoghi sensibili' nella provincia di Bolzano. A seguito di tale esclusione, le sale scommesse non ricadono più sotto le restrizioni delle normative provinciali che un tempo avevano messo in ginocchio molti operatori del settore.

I giudici del Tar hanno fatto una precisazione ulteriore fondamentale: la presenza di slot machine in un locale non può di per sé giustificarne la chiusura complessiva. L'offerta di giochi tramite apparecchiature da intrattenimento e quella di servizi di scommessa sono considerate giuridicamente come due attività distinte. Tale distinzione è risultata cruciale, poiché comporta modalità di valutazione smarcate delle due attività, consentendo al proprio gestore di conservare la possibilità di continuare a operare almeno per quanto riguarda la gestione scommesse.

La decisione del Tar non si è limitata a ristabilire il diritto dell'esercente a proseguire la sua attività di punto scommesse. Ha inoltre imposto al Comune l'onere delle spese legali, sottolineando indirettamente la responsabilità di quest'ultimo nel non aver aggiornato le proprie normative conformemente alle evoluzioni giurisprudenziali in atto.

Questa vicenda non solo rafforza l'importanza di un'applicazione precisa e aggiornata del diritto amministrativo, ma getta anche una nuova luce sulle delicate questioni etiche e sociali connesse all'ubicazione delle attività legate al gioco d'azzardo. In un territorio come quello della provincia di Bolzano, che fa della qualità della vita un baluardo, l'equilibrio tra regolamentazione economica e tutela sociale richiede che ogni tassello normativo venga posizionato con cura e consapevolezza.

Pubblicato Giovedì, 03 Luglio 2025 a cura di Marta B. per Infogioco.it

Ultima revisione: Giovedì, 03 Luglio 2025

Marta B.

Marta B.

Trentasei anni, giornalista pubblicista, lo sport è al centro della mia vita. L'ho praticato con gioia negli anni giovanili (calcio, atletica leggera), lo pratico ora per puro piacere. Lavoro come giornalista free lance e curo prevalentemente articoli di cronaca sportiva e interviste ai protagonisti dello sport, dal calcio fino ai motori.


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