Alessandro Marcandalli, giovane promessa del Genoa, sta facendo parlare di sé nel campionato di Serie A. Dopo un fruttuoso periodo di prestito alla Reggiana, il difensore classe 2002 ha colto l'opportunità di farsi notare durante il ritiro estivo a Moena. Questo lavoro ha portato i suoi frutti, permettendo a Marcandalli di debuttare nel massimo campionato italiano durante una partita in casa contro il Lecce, oltre a giocare un match di Coppa Italia contro il Vicenza.
In un'intervista esclusiva con l'edizione genovese de La Repubblica, Marcandalli ha condiviso le sensazioni del suo recente successo. "Se mi chiede se me l’aspettavo magari ad agosto dopo aver giocato le prime partite amichevoli titolari, rispondo di sì. Se me lo avessero chiesto a inizio ritiro, direi di no, non me lo sarei mai aspettato", ha confessato il giovane difensore, evidenziando come le sue aspettative siano cresciute con il tempo e la fiducia accumulata.
L'ascesa di Marcandalli non è avvenuta per caso, ma grazie anche al supporto e ai preziosi consigli del suo allenatore, Vieira. "Chiede di giocare semplice. In fase di non possesso di essere molto aggressivi", ha spiegato il difensore, che guarda all'esperienza dei compagni più esperti come Johan Vasquez e Leo Ostigard per migliorare ulteriormente. "Da loro posso imparare molti punti di forza, come l’aggressività e il colpo di testa che devo ancora migliorare", ha aggiunto, sottolineando l'importanza dell'apprendimento continuo e dell'umiltà nel percorso di crescita.
Sebbene il giovane difensore sia entusiasta del suo percorso individuale, mantiene un approccio cauto rispetto agli obiettivi di squadra. "È una rosa costruita molto bene. Secondo me siamo completi, soprattutto dal punto di vista offensivo il mister può fare diverse scelte", ha commentato Marcandalli, segnalando la flessibilità tattica del team. La sua prospettiva ottimistica si riflette anche nella sua opinione sul livello del campionato: "La Serie A è un livello molto alto, uno dei migliori campionati europei. Ogni partita è difficile e insidiosa, in qualsiasi gara nessuna squadra si dà per vinta sino alla fine".
Marcandalli rappresenta così un raro esempio di giovane giocatore che, attraverso determinazione e duro lavoro, ha saputo farsi strada in un campionato esigente come la Serie A. La sua ascesa è un segnale incoraggiante non solo per il futuro del Genoa, ma anche per il panorama calcistico italiano, sempre in cerca di nuovi talenti che possano portare freschezza e innovazione. Il suo viaggio è solo all'inizio, ma con la giusta guida e una forte etica del lavoro, Alessandro Marcandalli sembra destinato a lasciare un segno duraturo nel mondo del calcio.