Il mondo del calcio italiano è in fermento a causa di un nuovo parametro finanziario che potrebbe limitare drasticamente le operazioni di mercato di diverse squadre di Serie A. Dopo l'introduzione dell'indice di liquidità, un ulteriore criterio, denominato “costo del lavoro allargato”, sta generando preoccupazioni tra i dirigenti dei club. Questo indice mette in relazione il costo del lavoro allargato, che include non solo stipendi e contributi, ma anche gli ammortamenti dei calciatori, con i ricavi complessivi della società.
Il Consiglio Federale ha recentemente inasprito i limiti di questo rapporto, stabilendo che a partire da giugno 2026, la soglia massima passerà dall'80% al 70%. È importante notare che, per incentivare la crescita dei giovani talenti italiani, gli Under23 italiani saranno esclusi dal calcolo, mentre tale eccezione non si applicherà ai giocatori stranieri. Questa mossa, pur mirando a favorire i vivai, potrebbe non essere sufficiente per alleggerire le pressioni finanziarie sui club.
Secondo quanto riportato da Il Messaggero, diverse società potrebbero trovarsi in difficoltà già nella prossima finestra di mercato di gennaio. Oltre alla Lazio, che ha già subito restrizioni in estate, anche Napoli, Atalanta, Fiorentina, Torino e Genoa potrebbero essere costrette a ricorrere a plusvalenze o aumenti di capitale per evitare il blocco del mercato o, nella migliore delle ipotesi, operare a saldo zero. Entro il 30 novembre, tutti i club dovranno presentare i bilanci relativi alla situazione al 30 settembre alla nuova Commissione, che li esaminerà attentamente prima di sottoporli alla FIGC per l'approvazione finale. Solo allora sarà chiaro se altre società si troveranno ad affrontare le stesse difficoltà incontrate dalla Lazio di Lotito, che, salvo operazioni straordinarie, non avrà libertà di manovra nel mercato di gennaio.
Le preoccupazioni, tuttavia, non si limitano alla prossima finestra di mercato. A partire da giugno 2026, ma con un occhio di riguardo anche alle operazioni del prossimo mercato di riparazione, le società di Serie A dovranno rispettare i nuovi parametri UEFA sugli indicatori economici. Il mancato rispetto di tali parametri comporterà sanzioni pecuniarie e, nei casi più gravi, il blocco del mercato. Questo scenario impone una riflessione profonda sulla sostenibilità finanziaria del calcio italiano e sulla necessità di adottare modelli di gestione più virtuosi e lungimiranti. Le società dovranno concentrarsi sulla crescita dei ricavi, sulla riduzione dei costi e sulla valorizzazione dei giovani talenti per evitare di incorrere in sanzioni e compromettere la propria competitività.
L'introduzione di questi nuovi parametri finanziari rappresenta una sfida significativa per il calcio italiano, ma anche un'opportunità per promuovere una gestione più responsabile e sostenibile. Sarà fondamentale monitorare attentamente l'evoluzione della situazione e valutare l'impatto di queste nuove regole sulla competitività del campionato e sulla salute finanziaria dei club.
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