Atem Dovbyk, noto attaccante dell'AS Roma e della nazionale ucraina, ha recentemente condiviso le sue impressioni riguardo le dinamiche della Serie A italiana rispetto a quelle del campionato spagnolo, la Liga. Durante un'intervista, Dovbyk ha rivelato come, inizialmente, non si aspettasse una differenza così marcata tra le due competizioni. "Quando sono passato al campionato italiano, pensavo che i difensori nelle top league fossero più o meno allo stesso livello", ha spiegato Dovbyk, aggiungendo di aver giocato contro squadre del calibro di Barcellona, Real Madrid, e Atletico Madrid, dove i difensori tendono ad avere un approccio simile.
Tuttavia, il quadro si è rivelato diverso in Italia. "Qui, può capitare di trovarsi marcato non da uno, ma da tre o quattro difensori. Qualunque sia la tua direzione sul campo, c'è sempre qualcuno che ti tallona, cercando di non farti giocare", ha raccontato. La pressione costante è particolarmente evidente quando vengono effettuati cross dalle fasce. In quel momento, spesso i difensori non prestano attenzione al pallone, concentrandosi piuttosto sull'ostruire l'attaccante.
Nonostante la presenza del VAR, che potrebbe teoricamente aiutare nelle decisioni contro il gioco duro, Dovbyk ha sottolineato come sia inevitabile tornare negli spogliatoi con qualche ammaccatura. "Dopo ogni partita esco dal campo con il corpo pieno di graffi e lividi", ha confessato, evidenziando la natura fisica del calcio italiano.
Il contributo di Dovbyk alla Roma è stato significativo in questa stagione, con 17 gol segnati in 45 match giocati in tutte le competizioni. Non solo ha dimostrato la propria abilità segnando, ma ha anche fornito quattro assist decisivi per i compagni, contribuendo al quinto posto della Roma in classifica con 66 punti.
Queste esperienze aiutano a comprendere meglio le sfide che i calciatori affrontano, adattandosi a diversi stili di gioco nei vari campionati europei. Dovbyk sta rapidamente emergendo come uno dei giocatori chiave della Roma, e il suo adattamento alla Serie A potrebbe offrire ulteriori spunti interessanti su come gli attaccanti stranieri vedano il calcio italiano.
In futuro, sarà interessante osservare come Dovbyk continuerà ad evolversi in questo contesto complesso e competitivo, e quali altre sorprese riserverà ai tifosi della Roma. La sua capacità di adattamento non solo dimostra il suo talento, ma offre anche una preziosa finestra sulla natura multiculturale e stratificata del calcio a livello mondiale.