Forlì
, una squadra dal sapore epico, ha compiuto un'impresa straordinaria nel mondo del
calcio
, superando i giganti del campionato italiano come
Napoli
,
Inter
,
Atalanta
e
Juventus
. Negli ultimi mesi questo club ha vissuto momenti di gloria pura, collezionando ben 13 vittorie consecutive tra gennaio e aprile e concludendo il girone dilettanti con un totale eccezionale di 84 punti su 34 partite. Con una media di 2,47 punti per gara, nessuna squadra dalla
Serie A
alla
Serie D
ha gareggiato con un simile slancio.
Il merito di tale successo va innanzitutto a un allenatore visionario,
Alessandro Miramari
, che ha saputo trasformare i biancorossi del
Forlì
in una squadra vincente grazie a un calcio offensivo e innovativo. Miramari, di professione rappresentante commerciale in un'azienda metalmeccanica, ha coltivato la sua passione per il calcio fin da giovane. Dopo aver mosso i primi passi come allenatore nel futsal, ha abbracciato il calcio a undici con una filosofia precisa: divertirsi e segnare più gol dell'avversario. La sua passione e dedizione hanno permesso alla squadra di tornare ai
professionisti
dopo otto anni di assenza, superando società più blasonate come il
Ravenna
e la
Pistoiese
.
Al centro dell'attacco biancorosso brilla il talento di
Elia Petrelli
, promettente centravanti classe 2001, cresciuto nelle giovanili della Juventus. Con un passato da “nuovo Mandzukic” sotto la guida di
Massimiliano Allegri
, Petrelli ha imparato da campioni del calibro di
Dybala
e
Ronaldo
. Dopo un passaggio complesso alla
Reggina
in Serie B, Petrelli è sceso di categoria trovando nel Forlì l'ambiente giusto per riscoprire fiducia e prolificità.
La filosofia di gioco di Miramari, riassunta nel motto “Il calcio è un gioco, deve darci gioia”, ha contagiato l'intero spogliatoio. Arrivato la scorsa estate dopo l’esperienza al
Corticella
, il tecnico ha integrato le tecniche del futsal nel calcio undici: triangolazioni rapide, passaggi di prima, e tiri dalla distanza. Innovativo anche l'approccio agli allenamenti, incentrati sull'utilizzo del pallone in ogni esercitazione, eliminando sedute intensive di corsa e forza fisica. Il suo modulo di riferimento è il 4-3-3 e nelle pause in ufficio non smette mai di studiare tattiche per sorprendere gli avversari.
Per la nuova sfida in
Serie C
, Miramari ha deciso di avvalersi di un mental coach per il benessere psicologico dei giocatori. L'obiettivo è di rafforzare non solo il fisico, ma anche la mente. L'organizzazione della giornata è meticolosa, con ritrovo e colazione al centro sportivo già dalle 9 del mattino, seguite da sedute video e poi allenamenti sul campo. I pomeriggi sono riservati alla palestra, mentre l'alimentazione dei calciatori viene controllata con menù appositamente creati. Grazie a questo approccio e alla determinazione dei giocatori, il Forlì si prepara a rendere la sua avventura in
Serie C
un altro capitolo memorabile della sua storia.
