Dopo due giornate complesse in cui il Sassuolo ha dovuto affrontare amare sconfitte contro grandi squadre come il Napoli e la neopromossa Cremonese, finalmente i neroverdi hanno invertito la rotta. La terza giornata del campionato di Serie A ha visto la squadra di Grosso affrontare e battere la Lazio con un risultato di 1-0, portandosi così a casa i primi tre punti della stagione.
Il teatro di questa rinascita è stato il suggestivo Mapei Stadium, dove i padroni di casa si sono distinti per l’attenzione e la determinazione messa in campo. Sin dai primi minuti, il Sassuolo ha dimostrato di aver imparato dalle recenti esperienze, evitando di concedere spazio alla manovra biancoceleste, notoriamente dotata di un tasso tecnico superiore. La Lazio, guidata da Sarri, ha cercato di imporre il proprio gioco costruendo dal basso e cercando ampiezza, ma si è scontrata contro un Sassuolo ben organizzato che ha fatto della densità difensiva e dei cambi di gioco verso gli esterni i suoi punti di forza.
Nonostante la Lazio abbia provato più volte a intensificare il ritmo e a mettere pressione sulla difesa del Sassuolo, la resistenza dei neroverdi ha permesso loro di mantenere la calma e sfruttare le occasioni a disposizione. Una delle azioni chiave del primo tempo è stata caratterizzata da un intervento del VAR che ha annullato un cartellino rosso inizialmente mostrato a Vranckx per un fallo su Rovella. Questo episodio ha acceso ulteriormente la partita, con entrambe le squadre intenzionate a non cedere terreno.
Nella ripresa, la Lazio ha continuato a cercare di incrementare la qualità del proprio palleggio, ma senza trovare la giusta concretezza nei momenti decisivi. I cambi effettuati da Grosso, tra cui quelli di Fadera e Volpato, si sono rivelati cruciali nel modificare gli equilibri del match e nel dare al Sassuolo l'intensità necessaria per affrontare la parte finale del gioco. Su uno dei pochi calci d'angolo conquistati, Fadera ha saputo capitalizzare l’occasione, deviando in rete una pericolosa incornata di Muharemovic, un tocco di pura incisività che ha dato il vantaggio ai padroni di casa.
La risposta della Lazio non si è fatta attendere: Sarri ha provato a rivitalizzare la squadra inserendo giocatori come Pedro e Dia nel tentativo di accrescere la velocità e l’imprevedibilità del fronte d'attacco. Tuttavia, nonostante i tentativi dei biancocelesti con Zaccagni e altre occasioni che hanno impensierito il portiere Muric, la difesa del Sassuolo è rimasta compatta e ha saputo rispondere colpo su colpo.
Nel tentativo disperato di ristabilire la parità, gli ospiti hanno anche reclamato un rigore per un presunto tocco di mano, ma non sono riusciti a ricucire lo strappo. A tempo quasi scaduto, ci sono stati momenti di avanzamenti sempre più serrati da parte della Lazio, culminati con un’ultima occasione che ha visto Gila fallire un colpo di testa su calcio d’angolo. Alla fine, la sicurezza del Sassuolo ha avuto la meglio, con Thorstvedt e Idzes che hanno respinto gli ultimi attacchi disperati dei biancocelesti.
Con il fischio finale, la gioia del Sassuolo si è tradotta in un’esplosione di entusiasmo: la squadra ha finalmente spezzato il digiuno di vittorie e guarda ora con rinnovata fiducia alle prossime sfide. La sconfitta della Lazio, invece, rappresenta un ulteriore monito sulle difficoltà ancora da affrontare, specialmente nelle trasferte che si stanno rivelando un tallone d’Achille per gli uomini di Sarri. Nonostante le proteste degli ospiti a fine partita, il risultato non cambia: il Sassuolo può celebrare una vittoria sofferta ma meritata.