La storia di Bernardeschi: Viaggi, calcio e ritorno a casa

Federico Bernardeschi si racconta: l'esperienza all'estero, il fascino delle città italiane, l'impatto di Bologna e il rapporto con i grandi del calcio

La storia di Bernardeschi: Viaggi, calcio e ritorno a casa

Federico Bernardeschi, noto attaccante del Bologna, ha recentemente condiviso la sua affascinante storia in un'intervista al podcast BSMT. In questa chiacchierata, Bernardeschi riflette sul suo viaggio attraverso il mondo del calcio, dalle esperienze internazionali fino al ritorno a casa, sottolineando l'importanza delle radici italiane nel suo percorso.

Parlando del suo richiamo verso l'Italia, Bernardeschi ha espresso quanto gli mancassero la bellezza e la storia del suo paese natale mentre era all'estero. Descrive Roma come la città più bella al mondo e sottolinea come spesso gli italiani sottovalutino il patrimonio storico e culturale del loro paese. Questa nostalgia per la sua terra d'origine si è tradotta nella decisione di tornare in Italia e di unirsi al Bologna, dove ha trovato un ambiente accogliente e un gruppo di compagni con valori forti e una società solida.

L'adattamento alla Serie A dopo aver giocato nella MLS è stato un altro argomento di conversazione. Bernardeschi ha notato differenze fondamentali tra i due campionati, con il calcio europeo che si distingue per la sua complessità tattica, mentre la MLS privilegia l'intrattenimento e il fisico. Ha sottolineato quanto sia diversa la mentalità del calcio in America rispetto all'Europa e all'Arabia Saudita.

Riflettendo sul suo passato, Bernardeschi ha condiviso aneddoti della sua giovinezza, come la sua esperienza con la Fiorentina Primavera. Durante quel periodo, ha scelto di non firmare una liberatoria per un programma televisivo, preferendo mantenere la sfera privata della sua vita nonostante l'enorme visibilità che avrebbe potuto avere. Quest'esperienza l'ha reso più determinato e indipendente, aiutando a forgiare il suo carattere.

Rievocando i primi passi nella sua carriera calcistica, ha ricordato i sacrifici fatti dai suoi genitori mentre lo accompagnavano agli allenamenti e le lunghe trasferte da Carrara a Firenze. Questa esperienza gli ha insegnato la disciplina e l'importanza del sacrificio, valori che lo accompagnano ancora oggi. Alla Fiorentina ha mosso i primi passi importanti, ricevendo fiducia dai tecnici e sviluppando il suo potenziale, che poi si è concretizzato nel passaggio alla Juventus.

Il trasferimento alla Juventus è stato un momento critico nella sua carriera. A soli ventitré anni, Bernardeschi si è trovato al centro dell'attenzione mediatica, affrontando critiche e pressioni. Nonostante il passaggio sia stato pesantemente scrutinato dai tifosi della sua ex squadra, riconosce che è stata un'opportunità da non perdere, un trampolino di lancio verso nuovi orizzonti calcistici.

Alla Juventus, ha avuto l'opportunità di interagire con campioni internazionali, rafforzando la sua resilienza e approfittando di un ambiente altamente competitivo. Ha condiviso il campo con giocatori del calibro di Gianluigi Buffon, Giorgio Chiellini e Cristiano Ronaldo, da cui ha imparato l'importanza di mantenere saldi i valori di squadra e di rispetto reciproco.

Quando si parla del rapporto con Massimiliano Allegri, Bernardeschi sottolinea la buona intesa che persiste anche oggi, nonostante le normali dinamiche di confronti e discussioni che si verificano in un ambiente sportivo. Ha una visione matura e rispettosa dei rapporti con gli allenatori, riconoscendo che ogni esperienza, positiva o negativa, contribuisce alla crescita personale.

Le avventure all'estero, inclusi gli anni trascorsi in Canada, gli hanno fornito una nuova prospettiva e apprezzamento per diverse culture calcistiche, anche se ammette di aver affrontato difficoltà adattandosi a nuove lingue e ambienti. Tuttavia, questi ostacoli si sono rivelati preziose opportunità di apprendimento, riaffermando l'importanza di essere aperti e rispettosi delle culture calcistiche internazionali.

Infine, Bernardeschi riflette sulla sua carriera e il suo sogno non ancora realizzato di partecipare a un Mondiale. È un obiettivo a cui tiene profondamente, un compito che si prepone di perseguire con la stessa passione e dedizione che ha contraddistinto tutta la sua vita professionale.

Pubblicato Lunedì, 29 Settembre 2025 a cura di Marco P. per Infogioco.it

Ultima revisione: Lunedì, 29 Settembre 2025

Marco P.

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Editore professionista appassionato di sport come calcio, padel, tennis e tanto altro. Sarò il vostro aggiornamento quotidiano sulle nuove release di giochi nel mondo delle slot machine da casino sia fisico che online e inoltre, anche cronista sportivo.


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