Renzo Ulivieri
, noto presidente dell’
Associazione Italiana Allenatori Calcio
, ha recentemente condiviso le sue riflessioni sulle sfide calcistiche contemporanee, acceso dall'attesa per la partita tra
Fiorentina
e
Napoli
. Intervenuto ai microfoni di
Radio Marte
, Ulivieri ha evidenziato il valore inestimabile degli allenatori nel panorama calcistico attuale, affermando che il loro apporto è determinante ormai come mai prima d'ora. In particolare, ha espresso ammirazione per gli allenatori delle due squadre, ribadendo che benché il risultato possa essere incerto, entrambe le compagini evidenzieranno l'acume tattico tipico degli allenatori italiani.
"Quando ci sono queste partite, vi dico la verità, dentro di me spero in un pareggio perché oltretutto ci sono due allenatori che stimo tanto—ha rivelato Ulivieri—Credo che sarà una bella partita, magari non spettacolare, ma intensa. Il
Napoli
cercherà di imporre gioco però è lo stesso intendimento della
Fiorentina
.
Pioli
sta lavorando per cercare questo. Sarà una grande partita sul piano tattico nella quale si riconoscerà la bravura dei due allenatori". Una partita dove gli allenatori, con le loro preparazioni minuziose, promettono di dare spettacolo senza necessariamente puntare a calcare le emozioni visive, ma a tessere una trama tattica intrigante.
Ulivieri prosegue sostenendo l'importanza della "mano" dell'allenatore nel corso della storia calcistica: "Oggi incidono molto sul destino delle squadre, ma incidevano molto anche prima. Prima si diceva che i grandi allenatori incidevano di più nelle squadre piccole, ma era un errore perché nelle grandi squadre incidono tantissimo, magari con modalità diverse". Qui si delinea dunque la figura dell'allenatore come vero direttore d'orchestra, capace di influenzare le sorti della squadra con le sue decisioni strategiche.
Un aspetto particolarmente interessante del discorso di Ulivieri è il focus su
Marek Hamsik
, appena abilitato come allenatore. L'ex leggenda del Napoli avrebbe superato con lode l'esame da tecnico, dimostrando non solo talento calcistico, ma anche una capacità fuori dal comune di comprendere e gestire il gioco di squadra. "Ha fatto un'annata eccezionale. Si vede e si dice che può fare l'allenatore. Ne sa tanto di calcio, ha avuto tantissime esperienze e poi è una gran bella persona. Non lo conoscevo direttamente, ma oggi posso dirlo." Parole di stima che potrebbero anticipare una carriera da allenatore altrettanto luminosa.
Ulivieri ha tracciato un parallelo tra Hamsik e giocatori del calibro di
Scott McTominay
e
Kevin De Bruyne
, descrivendolo come un giocatore perito nel tatticismo e nell'attacco, capace di unire queste due qualità in un unico inconfondibile stile. Basandosi sulle sue esperienze e sul suo talento, il dirigente calcola che Hamsik potrebbe emergere a livelli elevati nel mondo dell'allenamento entro pochi anni.
Sebbene si tratti di opinioni, l'intervento di Ulivieri offre un'importante riflessione sul futuro del calcio, indicando come le conoscenze tecniche e l'approccio personale a questo sport possano convergere nel creare nuovi leader di successo. Una prospettiva ottimistica che si spalanca su un panorama calcistico globale sempre più competitivo e affascinante.
