La trasferta europea della Roma a Nizza si è trasformata in un campo di battaglia, con un’escalation di violenze che ha coinvolto le tifoserie e la polizia. Gli eventi che hanno caratterizzato il pre-partita hanno lasciato un segno profondo non solo sul campo da gioco, dove la tensione era palpabile, ma anche nelle strade adiacenti al centro città. La fotografia degli eventi è chiara: zuffe tra tifosi, lanci di oggetti e un’atmosfera di terrore che ha sovrastato la città francese.
I precedenti scontri a Budapest nel 2023 e a Bilbao nel marzo di quest’anno avevano già messo in allerta le autorità sul comportamento della tifoseria giallorossa, e l’episodio a Nizza ha consolidato queste preoccupazioni. La serata di martedì ha visto ulteriori disordini, culminando in un violento scontro tra tifosi e forze dell’ordine. A peggiorare la situazione, c’è stata la comparsa degli ultras nizzardi, pronti alla rissa, che ha amplificato la tensione già elevata.
La polizia, ben consapevole del pericolo imminente, aveva predisposto posti di blocco alle entrate della città per controllare i sostenitori della Roma in arrivo. Tuttavia, i controlli hanno portato alla scoperta di un vero e proprio arsenale: martelli, tirapugni, spranghe e coltelli, tutti strumenti che suggerivano piani di violenza pianificata più che semplice entusiasmo calcistico.
Alla fine della notte, il bilancio degli arresti è stato significativo: ben 102 persone sono state fermate, sebbene 89 di loro siano state rilasciate poco dopo con un divieto di soggiorno nelle Alpi Marittime per sei mesi. Per i restanti tredici, considerati responsabili del possesso degli oggetti pericolosi, è previsto un processo a Nizza il 26 novembre, dove dovranno rispondere di accuse gravi quali partecipazione a un raggruppamento con lo scopo di compiere violenze e distruzione di beni, oltre al porto illegale di armi.
Le conseguenze di questo episodio rischiano di essere dure per il tifo organizzato della Roma. L’UEFA, già scandalizzata dagli eventi di Nizza, sta considerando serie restrizioni per le trasferte future dei giallorossi. Le voci all'interno dell’organizzazione calcistica parlano di un possibile divieto di trasferta fino alla conclusione del girone di Europa League. Ciò comporterebbe la chiusura del settore ospiti nelle trasferte in Glasgow contro Celtic e Rangers, così come nella decisiva partita contro il Panathinaikos ad Atene.
Quest'ultima partita rappresenta una particolare fonte di preoccupazione, dato che i tifosi del Panathinaikos sono storicamente alleati con quelli della Roma, ma questa amicizia non assicura un clima completamente sereno, soprattutto considerando le rivalità storiche tra il Panathinaikos e l’Olympiacos, potenziali rischi di scontri su larga scala sono sempre presenti.
In conclusione, questi eventi riaccendono il dibattito sul comportamento dei tifosi e sulle misure da adottare per prevenire tali episodi in futuro. L’abilità delle federazioni calcistiche di gestire la violenza dentro e fuori dagli stadi sarà certamente messa alla prova ancora una volta.