Nel suggestivo scenario del Mugello, giovedì 25 e venerdì 26 settembre 2025, le vetture di Ferrari e Haas sono scese in pista per partecipare agli attesi test organizzati da Pirelli. Questi test sono cruciali per lo sviluppo delle nuove mescole più dure che entreranno in uso nella stagione 2026. La pista toscana, famosa per le sue sfide tecniche, ha ospitato le due scuderie che hanno sfruttato questa occasione per testare le loro mule car, veicoli appositamente modificati per le condizioni sperimentali.
Ad aprire il programma è stata la Haas con la VF-24. La scuderia americana ha messo in campo i suoi piloti titolari, Oliver Bearman ed Esteban Ocon. La VF-24 è stata altamente modificata, soprattutto nelle sospensioni e nell'aerodinamica, per affrontare le impegnative caratteristiche di un tracciato come quello del Mugello. Gli ingegneri hanno lavorato sulla vettura per adattarsi a condizioni di carreggiata più strette e un minor carico aerodinamico, offrendo così un banco di prova perfetto per le nuove gomme Pirelli.
Un aspetto interessante è la possibile presenza di una VF-23 come vettura TPC (Testing Previous Cars). Questo veicolo è utilizzato per mantenere in forma il pilota di riserva, riportato essere Bearman, che rischia di dover saltare una gara a causa della sua patente a punti che conta solo due punti residui sui dodici disponibili. Una situazione delicata che la squadra deve gestire con attenzione.
Il secondo giorno è stato il turno della Ferrari, che ha sfoggiato la SF-25 mule car. I piloti Charles Leclerc e Lewis Hamilton hanno avuto l'opportunità di testare anche un’innovativa ala anteriore mobile che simula l'aerodinamica attiva, una tecnologia che evidenzia il progresso continuo della Scuderia nel campo della ricerca e sviluppo. Questa tecnologia rappresenta un salto in avanti rispetto al tentativo precedente della Mercedes che non ha soddisfatto le aspettative.
Mario Isola, il direttore di Pirelli Motorsport, ha osservato come i dati acquisiti durante queste sessioni siano fondamentali per correggere e validare il lavoro svolto durante tutto l’anno. Le informazioni derivanti dall’utilizzo della SF-25 mule car sono condivise con le altre squadre nella continua sfida di perfezionamento degli pneumatici futuri.
Inoltre, la Ferrari ha approfittato della presenza al Mugello per portare in pista anche una SF-23 in versione TPC. Questa opportunità è stata essenziale per tenere in allenamento piloti come Guanyu Zhou e Arthur Leclerc, entrambi coinvolti nel delicato lavoro al simulatore nella sede di Maranello. Essere parte di questi test consente loro di mantenere un collegamento diretto con il tracciato, ottenendo sensazioni cruciali per lo sviluppo della nuova vettura, la cui progettazione è ormai incentrata sul modello 678, ovvero la Ferrari del prossimo anno.
Questa due giorni al Mugello non si limita solo alla performance in pista, ma rappresenta una profonda collaborazione tra Pirelli e le scuderie di Formula 1. Le informazioni così raccolte sono vitali per ottimizzare sicurezza, prestazioni e innovazione dei pneumatici, mantenendo al contempo tutte le squadre competitive nel campionato mondiale. Con le nuove regolazioni in arrivo e le future evoluzioni tecnologiche, ci aspettiamo che il 2026 ci offra uno spettacolo di Formula 1 particolarmente emozionante.