Le azioni delle aziende sudcoreane Samsung Electronics e SK hynix hanno subito un drastico calo, spingendosi verso il basso nei mercati asiatici. Questa repentina discesa nel valore azionario è una diretta conseguenza delle recenti modifiche annunciate dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che riguardano l'inasprimento delle condizioni di fornitura di attrezzature per la produzione di chip di memoria nei loro impianti situati in Cina.
Le implicazioni di queste modifiche sono state messe in evidenza solo nel corso del lunedì dai mercati asiatici, con il titolo di SK hynix che ha registrato una perdita del 4,8%, mentre Samsung Electronics ha visto le sue azioni scendere del 2,7%. Queste fluttuazioni, però, non riflettono il trend negativo dell'intero settore o regione, poiché il locale indice Kospi ha subito solamente una leggera perdita dello 0,44%.
L'origine di queste turbolenze affonda le radici nella decisione del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti, che ha ritirato le licenze di esportazione precedentemente concesse sia a Samsung che a SK hynix. Tali licenze permettevano alle due società di inviare apparecchiature di produzione di chip, basate su tecnologie americane o prodotte direttamente negli Stati Uniti, verso i loro stabilimenti cinesi.
In vista di queste nuove regole, che saranno pubblicate ufficialmente il prossimo martedì e che diventeranno operative entro 120 giorni, Samsung e SK hynix dovranno ora coordinare con le autorità regolatorie americane ogni futura spedizione di attrezzature destinate alla Cina. Questo cambiamento nella politica statunitense è giunto inaspettatamente, soprattutto dopo l'incontro tra i presidenti degli Stati Uniti e della Corea del Sud, suscitando quantomeno perplessità da parte dei rappresentanti sudcoreani.
Il contesto globale vede una forte dipendenza delle aziende internazionali operanti in Cina, che contribuiscono al 10% della produzione mondiale di DRAM e al 15% della produzione di NAND. Questi prodotti di memoria vengono poi parzialmente esportati.
Nella stessa fascia temporale, anche le azioni delle società giapponesi coinvolte nella fornitura di attrezzature per la produzione di chip hanno registrato una flessione sulle borse di Tokyo. Se il governo degli Stati Uniti dovesse continuare a esercitare pressioni simili su queste aziende, potrebbero affrontare requisiti simili a quelli imposti su Samsung e SK hynix.
Le attuali turbolenze di mercato mettono in evidenza non solo l'interdipendenza delle economie globali, ma anche la vulnerabilità delle aziende tecnologiche alle fluttuazioni delle politiche commerciali internazionali. È probabile che queste restrizioni influiranno non solo sulle future strategie di espansione di Samsung e SK hynix, ma potrebbero anche determinare significativi cambiamenti nel panorama tecnologico globale, con il rischio di rallentare l'innovazione nel settore e ridurre la competitività internazionale.