Trump alza i criteri per Visti H-1B: La risposta della Cina

Nuovi ostacoli per gli esperti stranieri negli USA, mentre la Cina semplifica l'immigrazione senza prospettive immediate di effetti economici

Trump alza i criteri per Visti H-1B: La risposta della Cina

La recente decisione dell'ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, di modificare le regole sui visti H-1B per esperti stranieri e scienziati potrebbe rendere più difficoltoso l'ingresso di tali professionisti nel paese. Secondo la nuova normativa, un potenziale datore di lavoro sarà obbligato a pagare una tariffa di ben 100.000 dollari per ogni immigrato. Questa mossa sembra mirata a ridurre il numero di lavoratori stranieri in un periodo in cui la competizione economica e tecnologica è più accesa che mai.

Nel frattempo, la Cina sta cercando di presentarsi come un'opzione alternativa per gli esperti internazionali. Tuttavia, molti analisti considerano questa mossa più un'iniziativa di propaganda che una concreta strategia economica. Come riportato dall'agenzia Reuters, il governo cinese ha iniziato a emettere visti di categoria K per scienziati e professionisti dei settori tecnologico, matematico e ingegneristico. Questi visti permetterebbero ai loro possessori di vivere e lavorare in Cina senza l'obbligo preliminare di un'offerta da parte di un datore di lavoro.

I visti in questione, tuttavia, non garantiscono l'accesso alla cittadinanza cinese e questo rimane un ostacolo significativo per molti potenziali candidati. Anche se in rari casi il governo cinese potrebbe fare delle eccezioni, sembra improbabile che questi nuovi visti attraggano un numero significativo di professionisti rispetto alla domanda negli Stati Uniti. Infatti, mentre gli immigrati negli Stati Uniti costituiscono circa il 15% della popolazione totale, il numero di stranieri in Cina non supera il milione, una frazione inferiore all'1% della popolazione complessiva del paese.

Inoltre, uno dei maggiori ostacoli per gli esperti stranieri in Cina è la barriera linguistica. La maggior parte delle aziende cinesi conduce affari in lingua cinese, una competenza che molti potenziali immigrati non possiedono. Un altro fattore limitante è dato dalle relazioni diplomatiche, ad esempio con l'India, che potrebbero impedire un flusso significativo di talenti verso la Cina nonostante i nuovi incentivi.

A livello storico, la Cina ha sempre cercato di attrarre cinesi che abbiano studiato o lavorato all'estero, offrendo loro notevoli incentivi tra cui sussidi e benefici economici che potevano arrivare fino a 700.000 dollari. Tuttavia, il mercato del lavoro cinese si è basato prevalentemente sulle risorse interne, privilegiando l'occupazione locale. Questo quadro suggerisce che le recenti agevolazioni sui visti potrebbero non avere un impatto immediato sulla crescita economica della Cina, restando principalmente una manovra di proiezione di potenza internazionale.

Pubblicato Lunedì, 29 Settembre 2025 a cura di Anna S. per Infogioco.it

Ultima revisione: Lunedì, 29 Settembre 2025

Anna S.

Anna S.

Anna è una giornalista dinamica e carismatica, con una passione travolgente per il mondo dell'informatica e le innovazioni tecnologiche. Fin da giovane, ha sempre nutrito una curiosità insaziabile per come la tecnologia possa trasformare le vite delle persone. La sua carriera è caratterizzata da un costante impegno nell'esplorare le ultime novità in campo tecnologico e nel raccontare storie che ispirano e informano il pubblico.


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