L'azienda australiana Gilmour Space ha annunciato l'intenzione di effettuare un secondo lancio del suo razzo Eris nel 2026, a seguito del tentativo iniziale fallito avvenuto nel luglio di quest'anno. Durante quel primo test, il volo durò solamente 14 secondi, culminando con la distruzione del vettore. L'annuncio è stato dato dal CEO e co-fondatore della compagnia, Adam Gilmour, durante un intervento all'International Astronautical Congress di Sydney.
Nonostante l'esito negativo, Gilmour ha sottolineato come la missione TestFlight1 abbia rappresentato una pietra miliare cruciale nello sviluppo del settore aerospaziale privato australiano, gettando le basi per il primo lancio orbitale di successo dal territorio nazionale. "Abbiamo avuto 14 secondi di volo e 23 secondi di funzionamento del motore. Naturalmente, abbiamo raccolto una grande quantità di dati e informazioni, e siamo rimasti piuttosto soddisfatti del risultato", ha affermato Gilmour. Ha inoltre aggiunto che, in media, le aziende costruttrici di razzi necessitano di circa tre tentativi per riuscire a raggiungere l'orbita.
Lo sviluppo di Eris ha richiesto diversi anni ed è stato costellato di sfide ingegneristiche, finanziarie e burocratiche. Solamente per ottenere le autorizzazioni al lancio, la società ha dovuto superare 24 approvazioni da parte delle autorità del Queensland e ottenere il benestare delle agenzie ambientali. "Abbiamo percorso 2000 chilometri nell'entroterra australiano, in una zona che, a mio parere, somiglia molto alla superficie di Marte. Quando abbiamo lanciato il razzo, molti media hanno scritto che Gilmour aveva lanciato un razzo da un pascolo di mucche. All'epoca mi sono offeso, ma quando arrivi lì, vedi davvero le mucche", ha scherzato Gilmour.
Ora che l'infrastruttura è pronta e le interazioni con gli enti regolatori sono state stabilite, l'azienda prevede di riprendere i test già nel corso del prossimo anno. "Abbiamo intenzione di effettuare un altro lancio e continueremo a provare ripetutamente. In Australia ci sono già aziende pronte a diventare nostri clienti: hanno satelliti che necessitano di un vettore", ha evidenziato Gilmour. La rinnovata fiducia di Gilmour Space si inserisce in un contesto di crescente interesse per lo spazio da parte dell'Australia, che ambisce a ritagliarsi un ruolo di primo piano nel settore dei lanci di piccoli satelliti.
Il fallimento del primo lancio di Eris, sebbene deludente, ha fornito dati preziosi che saranno utilizzati per migliorare il design e l'affidabilità del razzo. L'azienda ha già identificato le cause del malfunzionamento e sta lavorando per implementare le necessarie correzioni. Il nuovo tentativo di lancio nel 2026 rappresenterà un momento cruciale per Gilmour Space e per l'intero programma spaziale australiano. Un successo confermerebbe la validità della tecnologia sviluppata e aprirebbe la strada a nuove opportunità commerciali e scientifiche. L'Australia, grazie a Gilmour Space, potrebbe presto diventare un attore importante nel mercato globale dei lanci spaziali.
Oltre ai benefici economici e tecnologici, un programma spaziale nazionale potrebbe generare un forte impatto positivo sull'immagine del paese e sulla sua capacità di attrarre investimenti e talenti. La passione e la determinazione di Adam Gilmour e del suo team sono un segnale incoraggiante per il futuro dell'esplorazione spaziale australiana. Resta da vedere se il secondo tentativo di lancio di Eris sarà quello buono, ma una cosa è certa: Gilmour Space è pronta a fare di tutto per realizzare il suo sogno di portare l'Australia nello spazio.
Prima di procedere


