Pubblicità al gioco d’azzardo, parla Giorello

Pubblicità al gioco d’azzardo, parla Giorello

Capo Unità della DG Connect della Commissione Europea dice : “Nessun divieto generalizzato, ma già molte restrizioni"

Marco Giorello, Capo Unità della DG Connect della Commissione Europea, è intervenuto in Parlamento Europeo nel merito dei rischi della pubblicità del gioco d’azzardo online, con particolare attenzione alle piattaforme di social media.

Giorello ha confermato che la Commissione Eu ha sottolineato che il tema coinvolge competenze trasversali tra diversi dipartimenti della Commissione, tra cui DG Giustizia e il dipartimento responsabile della protezione dei consumatori.

Nel suo intervento, Giorello ha chiarito che attualmente non esiste un divieto generale a livello europeo sulla pubblicità del gioco d’azzardo, poiché la materia è regolata a livello degli Stati membri. Tuttavia, ha spiegato che nell’ordinamento europeo esistono già normative che impongono limitazioni e obblighi alle piattaforme digitali e ai media per ridurre i rischi legati a questo tipo di pubblicità.

In particolare, ha fatto riferimento al Digital Services Act (DSA), adottato nel 2022, che impone specifici obblighi alle grandi piattaforme online, in particolare per quanto riguarda la protezione della salute pubblica e dei minori. Il DSA non vieta esplicitamente la pubblicità del gioco d’azzardo, ma richiede alle piattaforme di adottare misure di mitigazione per ridurre i rischi associati a questo tipo di contenuti pubblicitari.

Un’altra normativa rilevante citata dalla Commissione è la Direttiva sui Servizi di Media Audiovisivi (AVMSD), che obbliga i fornitori di servizi audiovisivi, comprese le piattaforme di condivisione video, a garantire che la pubblicità non incoraggi comportamenti dannosi per la salute e la sicurezza dei consumatori.

Giorello ha inoltre ricordato che il profiling degli utenti sulla base di dati sensibili, come quelli legati alla salute, è soggetto a restrizioni. In particolare, il DSA proibisce il targeting pubblicitario rivolto ai minori, un aspetto che potrebbe essere rilevante nell’analisi della petizione.

La Commissione ha concluso ribadendo il proprio impegno nella tutela dei consumatori e della salute pubblica, confermando che continuerà a esaminare la problematica e fornirà una risposta dettagliata in una fase successiva. Il tema sarà affrontato anche in coordinamento con altri dipartimenti responsabili della protezione dei consumatori e della regolamentazione digitale.

L’intervento della Commissione ha quindi confermato che, pur non esistendo un divieto assoluto a livello UE sulla pubblicità del gioco d’azzardo, il quadro normativo attuale impone già importanti limitazioni alle piattaforme digitali e ai media, con l’obiettivo di tutelare i cittadini, in particolare i soggetti più vulnerabili.

Fonte: Jamma.tv

Marco P.

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