Nel caloroso abbraccio dell'ultima tappa albanese del Giro d'Italia, il peloton ha affrontato una giornata carica di emozioni e imprevisti. Attraversando scenari mozzafiato, i ciclisti si sono confrontati non solo con le salite ardue, ma anche con eventi del tutto inaspettati, come l'apparizione improvvisa di una coraggiosa capretta. Quest'ultima, al contrario del consueto, ha deciso di cimentarsi in un avventuroso attraversamento della strada proprio mentre passava il gruppo principale dei partecipanti. Dion Smith della Intermarché, grazie ai suoi riflessi pronti, ha evitato uno scontro che avrebbe potuto avere conseguenze spiacevoli.
Il protagonista assoluto della giornata è stato Mads Pedersen, che, con una volata fulminante, si è aggiudicato la vittoria a Valona e ha strappato la maglia rosa a Primoz Roglic grazie agli abbuoni preziosi. La sua squadra, la Lidl-Trek, ha gestito sapientemente una tappa caratterizzata da un finale nervoso e combattuto. Grazie all'ottimo lavoro di Caruso e Vacek, Pedersen è riuscito a imporsi su Strong per una questione di centimetri.
Il percorso era segnato da una salita di rilievo, il GpM di seconda categoria, che ha messo alla prova la forza e la strategia dei ciclisti, tra cui spiccano le azioni decisive di Lorenzo Fortunato e Pello Bilbao. La coppia ha scalato la classifica scalatori e ha temporaneamente collaborato per mantenere il vantaggio, finché il forte vento li ha costretti a rinunciare poco prima del traguardo.
La gara è iniziata con un intento chiaro: stabilire il dominio anticipato. I ciclisti italiani Bais, Marcellusi, Masnada e Tonelli hanno sfidato il gruppo sin dalle prime battute, conquistando un vantaggio iniziale fino a tre minuti. Tuttavia, le stradine albanesi, note per l'asfalto non sempre in perfette condizioni, hanno reso la sfida più insidiosa del previsto, provocando innumerevoli forature, e richiedendo strategie di gara adattabili. La Jayco-AlUla, con un movimento di squadra ben coordinato, si posiziona in testa, riducendo il margine dei fuggitivi di una significativa trentina di secondi.
La tensione è salita ulteriormente mentre il gruppo si avvicinava alla salita più ardua: il Qafa e Llogarasë. Questa sezione, con pendenze proibitive del 12%, ha visto la Lidl-Trek all'avanguardia, determinata a impostare un ritmo implacabile. Wout van Aert ha sofferto in coda, mentre il duo Fortunato e Bilbao ha inseguito con veemenza la maglia blu, segnale dell'agguerrita lotta per la classifica scalatori. Malgrado lo sforzo, l'arrivo ha azzerato il vantaggio con i venti contrari a giocare un ruolo cruciale al termine della discesa.
Mentre il gruppo rigenera il proprio vigore, la preparazione alla volata si è intensificata, con la squadra italiana che lavora instancabilmente per posizionare Pedersen per lo sprint finale. Con movimenti ben calcolati, gli atleti si sono contesi la vittoria su un percorso dal traguardo non privo di colpi di scena, con Roccio lasciando volutamente spazio alle fughe per preservare le energie per le tattiche future del Giro.
Il Giro d'Italia si appresta ora a varcare il confine verso l'Italia, dove i chilometri che condurranno la carovana da Alberobello a Lecce non presentano vere minacce, prediligendo invece le spinte dei velocisti su un circuito tecnico e pianeggiante. Con un totale di 189 chilometri da percorrere, le emozioni sono assicurate, in una tappa che promette adrenalina e sfide fino agli ultimi metri sull'arrivo nel cuore di Lecce, concepito per far scaturire scintille tra i migliori treni di velocisti.