L'ex pilota di Formula 1, Johnny Herbert, ha espresso scetticismo riguardo alle prospettive della Red Bull di tornare alla vittoria nel 2026, in vista dei significativi cambiamenti regolamentari che interesseranno il campionato. Herbert ha evidenziato come le nuove regole tecniche in materia di aerodinamica e motori potrebbero alterare drasticamente la gerarchia delle forze in gioco, un'eventualità che getta un'ombra sul futuro della squadra.
Nel 2026, sotto la nuova collaborazione con Ford, Red Bull si avventurerà per la prima volta nella progettazione del proprio motore. Questa mossa ambiziosa nasce dalla necessità di ritrovare il vantaggio competitivo perso nella scorsa stagione, ma il compito non sarà semplice, soprattutto alla luce di una serie di cambiamenti significativi all'interno del team.
Le recenti defezioni di figure chiave come Christian Horner, ex responsabile del team, e l'iconico progettista Adrian Newey, così come il direttore sportivo Jonathan Wheatley, segnano un periodo di transizione e incertezza per la squadra di Milton Keynes. Herbert ha sottolineato che le persone attualmente coinvolte - dai designer agli esperti di aerodinamica, fino ai progettisti dei telai e dei propulsori - devono ora dimostrare il loro valore in uno scenario competitivo totalmente rinnovato.
"Coloro che ora lavorano lì devono trovare il modo di adattarsi e progredire", ha dichiarato Herbert, aggiungendo che le partenze pesanti hanno lasciato un vuoto difficile da colmare. La sfida che Red Bull deve affrontare è quella di rielaborare la propria filosofia operativa per allinearsi ai nuovi scenari del 2026, il che richiede uno sforzo coordinato non solo nella gestione tecnica, ma anche nel guidare un cambio di mentalità all'interno della squadra.
Herbert ha continuato affermando che la perdita dei leader del calibro di Horner e Newey è un colpo durissimo, dato il loro impatto storico sulla scuderia. Essi sono stati pilastri nel facilitare i successi di Red Bull negli anni passati, rendendo la loro assenza particolarmente sentita mentre la squadra si prepara ad affrontare un futuro incerto.
L'ottimismo tra i tifosi, però, non è spento. Red Bull ha dimostrato in più occasioni grande resilienza e capacità di rialzarsi dalle difficoltà. Tutto ciò potrebbe stimolare la nuova dirigenza e i tecnici nello sviluppare soluzioni innovative, sfruttando a loro vantaggio i cambi regolamentari anziché subirli.
In sintesi, mentre Herbert chiaramente nutre dubbi sulla capacità della Red Bull di riemergere, l'esito effettivo dipenderà da come il team gestirà questa transizione critica. Se Red Bull riuscirà ad integrare nuove tecnologie e strategie con la flessibilità necessaria a questi rapidi cambiamenti, potrebbe non solo affrontare le sfide future, ma tornare addirittura più forte.