Il mese di settembre ha portato con sé un'onda di entusiasmo e speranza per i tifosi rossoneri di San Siro, grazie all'arrivo del talentuoso Adrien Rabiot. Già vistosamente applaudito sia sul campo che al popolare store del Milan in via Dante, a Milano, il centrocampista francese rappresenta un simbolo di rinascita per il club. Arrivato nelle ultime ore del mercato dal Olympique Marsiglia, Rabiot ha immediatamente conquistato il cuore dei sostenitori, affiancandosi a nomi già celebri come Luka Modric, nel pantheon dei nuovi idoli rossoneri.
«Spero sia una grande stagione», afferma Rabiot con un sorriso, riflettendo sul suo felice approdo al club. «Mi hanno accolto calorosamente, dai compagni di squadra allo staff, e il supporto dei tifosi è stato straordinario. Ho avuto un impatto positivo sin dal primo giorno e spero di continuare su questa strada».
Il prossimo incontro con il Napoli porta inevitabilmente con sé il tema dello scudetto. Alla domanda se tale partita potrebbe già prefigurarsi come una sfida decisiva per il titolo, Rabiot risponde con pragmatismo: «No, scudetto no, è solo l'inizio. Il campionato è lungo. Questo match ci permetterà piuttosto di capire a che punto siamo, ma non sarà decisivo per il titolo».
Una delle forze che Rabiot cita con entusiasmo è la presenza di Massimiliano Allegri, suo ex allenatore alla Juventus. «Allegri è un allenatore formidabile», sottolinea Rabiot. «Lo conosco bene e so quanto sia capace di costruire squadre solide. L'atmosfera che si respira in questa squadra è incredibile, un mix di giovani talenti e giocatori esperti che sanno come vincere».
Per quanto riguarda il centrocampo del Milan, Rabiot non nasconde il suo orgoglio nel descrivere il reparto come uno dei migliori in Italia. Pur riconoscendo la qualità di squadre rivali come Inter, Juventus e Napoli, preferisce rimanere concentrato sulla crescita collettiva del Milan, confidando nei progressi che la squadra potrà fare lungo il percorso del campionato.
Da quando Rabiot è arrivato, il Milan sembra aver trovato una nuova solidità difensiva, non avendo subito gol. Pur modesto a tal riguardo, Rabiot attribuisce il merito a un lavoro collettivo e alla mentalità vincente trasmessa dall'allenatore e dallo staff: «La voglia di non subire gol è dentro di me, ma è grazie all'intera squadra se riusciamo a mantenere la nostra porta inviolata».
Rabiot riflette anche sul perché il suo arrivo a Milano sia avvenuto solo ora e non prima: «Questo è il calcio, e anche la vita, a volte le cose accadono per il verso giusto, proprio al momento giusto. Ora sono qui e sono molto felice. Voglio fare del mio meglio per dimostrare il mio valore e rendere felici i tifosi».
Guardando al futuro, il centrocampista avverte che qualcosa di speciale sta emergendo nel gruppo rossonero. «La forza del mister nel creare unità e coinvolgere tutti è incredibile. Sono convinto che ci aiuterà a costruire qualcosa di veramente grande».
Un altro incontro significativo sarà quello con la sua ex squadra, la Juventus, contro la quale Rabiot giocherà presto. Pur mantenendo un affetto speciale per il club bianconero, è determinato a dare il massimo per il Milan: «Voglio augurare il meglio alla Juventus, ma ora sono un giocatore del Milan e il mio obiettivo è chiaro, vincere!».