Quanto è distante Artem Dovbyk dalle parole di Gian Piero Gasperini rilasciate dieci giorni fa? L'allenatore ha sottolineato che non era sua intenzione far scendere in campo il giocatore in quel momento. Gasperini aveva dichiarato: 'Voglio vederlo attivo in allenamento, dinamico e convinto. Quando sarà così lo ripresenteremo'. Questo passaggio cruciale mette in luce un rapporto ancora in evoluzione tra il tecnico e l'attaccante ucraino. Gasperini ha spiegato che, in teoria, Dovbyk potrebbe giocare insieme a Ferguson, anche se non considera questa l'opzione ideale.
In estate Dovbyk era stato messo sul mercato, ipotizzando uno scambio con Santi Gimenez. Sebbene entrambi i giocatori avessero valutazioni simili, l'accordo non si è concretizzato per evitare una minusvalenza. L'interesse del Girona per riportarlo in LaLiga non è riuscito a concretizzarsi, lasciando Dovbyk a disposizione della Roma. Oggi, nella tanto attesa sfida contro il Nizza, Dovbyk partirà titolare, il che verrà visto come un'opportunità chiave per dimostrare che il suo contributo può essere significativo per l'Atalanta.
La storia di Gasperini con i suoi giocatori è ricca di episodi in cui ha saputo recuperare talento e vitalità da calciatori che sembravano destinati a finire nell'oblio. È il caso di Spinazzola e Ilicic, che erano stati precedentemente considerati giocatori difficili da gestire. Tuttavia, sotto la guida di Gasperini e grazie alla fiducia riposta in loro, sono riusciti a ritrovare una nuova linfa vitale e ad emergere come pezzi fondamentali della squadra.
Gasperini è noto per chiedere molto ai suoi attaccanti. Oltre a segnare, devono fungere da prima linea di pressing, caratteristica fondamentale del suo stile di gioco. Per Dovbyk, ciò significa che deve adattarsi rapidamente o rischiare di passare molto tempo in panchina, una prospettiva certo non ideale considerando l'investimento effettuato dall'Atalanta. Tuttavia, proprio perché Gasperini è rinomato per valorizzare i propri centravanti, Dovbyk ha una grande opportunità di crescita personale e professionale. Solo due giocatori, Lammers e Paloschi, non sono riusciti a migliorare notevolmente sotto la sua guida, ma gli infortuni hanno giocato un ruolo in quei casi.
La partita contro il Nizza è dunque molto più di un semplice incontro di calcio. È una vetrina per Dovbyk per dimostrare che ha interiorizzato le richieste di Gasperini e che è in grado di adattarsi alla sua filosofia di gioco. Se riuscirà a sfruttare questa opportunità, potrà rimanere un elemento stabile e di valore per la squadra, riconquistando così la fiducia del suo allenatore e quella dei tifosi. Con Atalanta e Dovbyk entrambi in cerca di affermazione, stasera si potrà iniziare a vedere un nuovo capitolo di rinascita e crescita nel calcio italiano.