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La panchina di Ivan Juric all'Atalanta è nuovamente in bilico. La pesante sconfitta subita contro il Sassuolo ha riaperto una crisi che sembrava sopita dopo la vittoria in Champions League contro il Marsiglia. Tuttavia, la prestazione deludente e la posizione in classifica mettono a rischio il futuro del tecnico serbo a Bergamo. La società nerazzurra starebbe valutando seriamente un cambio di guida tecnica per dare una scossa all'ambiente e invertire la rotta.
Secondo le ultime indiscrezioni, il nome in cima alla lista dei possibili sostituti è quello di Raffaele Palladino. L'ex tecnico del Monza, reduce da un'esperienza positiva in Brianza, rappresenterebbe una scelta in continuità con il lavoro svolto da Gasperini, prediligendo un gioco offensivo e propositivo. Palladino aveva già declinato un'offerta della Fiorentina in precedenza.
Un'altra opzione, seppur meno probabile, è rappresentata da Thiago Motta. L'ex allenatore del Bologna, attualmente svincolato, sarebbe un profilo gradito anche alla Juventus, che in questo modo si libererebbe dell'ingaggio del tecnico ancora a libro paga dopo l'esonero. I buoni rapporti tra le due società potrebbero favorire questa soluzione, anche se le caratteristiche di Motta sembrerebbero meno adatte al contesto bergamasco.
Juric, al termine della partita contro il Sassuolo, ha dichiarato: "La responsabilità è sempre dell'allenatore, sia nel bene che nel male. Sia i giocatori che io, davanti ai tifosi, abbiamo riconosciuto di non essere stati all'altezza. Non sono assolutamente preoccupato. Mercoledì sera eravamo entusiasti per la vittoria di Marsiglia, c'era la sensazione di poter battagliare con chiunque. Adesso le sensazioni sono opposte. Non ho ancora parlato con nessuno della società".
Il tecnico croato ha poi aggiunto: "Il Sassuolo si è messo dietro bene, c'è stata da parte nostra poca concentrazione, non abbiamo capito che bisognava muovere bene la palla ma anche difendere molto bene. Il primo gol è stato un regalo, eclatante anche il secondo per disattenzione. Se la situazione mi preoccupa? In campionato non stiamo andando bene ma oggi ho visto poca concentrazione sui particolari".
"Puoi trovare difficoltà contro squadre chiuse ma si deve stare su pezzo. La differenza di rendimento nell'arco di una settimana? Oggi è inspiegabile, c'è stata la botta di adrenalina con la vittoria sul Marsiglia e pensavo sinceramente che si poteva andare avanti su questo. Nei due giorni di allenamento le sensazioni erano buone. Non abbiamo impattato bene, bisogna essere più sul pezzo e non permettere agli avversari di fare gol facili", ha concluso Juric.
La situazione in casa Atalanta è in evoluzione e le prossime ore saranno decisive per il futuro della panchina nerazzurra. La società dovrà valutare attentamente i pro e i contro di un eventuale cambio di allenatore, considerando anche l'importanza della prossima partita di Champions League. Un passo falso potrebbe costare caro a Juric, mentre Palladino e Motta restano alla finestra, pronti a cogliere l'occasione.
Aggiornamento: Fonti vicine alla società indicano un crescente interesse per il profilo di Marco Baroni, reduce da un'ottima stagione con l'Hellas Verona. Il tecnico toscano, apprezzato per la sua capacità di valorizzare i giovani e per il suo gioco pragmatico, potrebbe rappresentare una soluzione alternativa ai nomi già circolati.
Inoltre, si vocifera di un possibile ritorno di fiamma per Edy Reja, storico allenatore dell'Atalanta, che potrebbe essere richiamato per traghettare la squadra fino al termine della stagione. Tuttavia, questa ipotesi sembra meno probabile, considerando la volontà della società di puntare su un profilo più giovane e ambizioso.
La decisione finale spetterà alla famiglia Percassi, che dovrà valutare attentamente tutti gli aspetti in gioco prima di prendere una decisione definitiva. L'obiettivo è quello di trovare la figura giusta per rilanciare l'Atalanta e riportarla ai vertici del calcio italiano ed europeo.
