Mario Balotelli non ha perso tempo a far sentire la sua voce riguardo alla sua breve e controversa esperienza al Genoa. Una permanenza caratterizzata da poche apparizioni in campo e tanta insoddisfazione. Intervenuto nel podcast "Centrocampo" dopo essersi ufficialmente svincolato dal club genoano tra il 30 giugno e il 1° luglio, l'ex attaccante ha deciso di svuotare il sacco, accompagnato dalle domande del fratello Enock che l'ha interpellato telefonicamente durante la trasmissione.
Nel mirino di Balotelli, in particolar modo, c'è il tecnico rossoblù Patrick Vieira. Secondo Balotelli, nonostante un'apparente intenzione di tenerlo in considerazione nei primi incontri, Vieira avrebbe poi progressivamente ridotto il suo impiego, relegandolo spesso in panchina e senza dargli ulteriori spiegazioni. "All'inizio mi sembrava che mi prendesse in considerazione, abbiamo parlato due volte, ma poi mi faceva giocare pochissimo," ha dichiarato Balotelli. Ha aggiunto che, nel tentativo di capire le motivazioni di queste scelte, Vieira si sarebbe rifiutato di confrontarsi con lui personalmente, scatenando nell'attaccante l'idea che si trattasse di protagonismo da parte del tecnico. "Forse gli sto sui coglioni," ha insinuato, accentuando il suo malumore.
Le critiche di Balotelli si sono poi estese all'intera società del Genoa. "Non hanno avuto il coraggio di dire nulla," ha tuonato, accusando la dirigenza di aver scelto di non intervenire nelle dinamiche interne a causa dei risultati positivi ottenuti da Vieira in campo. Secondo Balotelli, questa mancanza di trasparenza e di comunicazione sarebbe una grave falla a livello umano. "Mi aspetto che non si facciano mai più sentire: hanno avuto sette mesi per rispettarmi, ma niente." La sua frustrazione è ulteriormente alimentata dal fatto che, durante le occasioni in cui ha giocato, come nei 4 minuti contro il Napoli, avrebbe avuto la possibilità di segnare, percependo un senso di timore nelle reazioni della società.
Nella sua lunga disamina, Balotelli torna su Vieira, criticandolo ulteriormente. "È più di un'impressione. Sembra che avesse paura che potessi segnare e quindi costringerlo a farmi giocare di più. Voleva essere lui il protagonista, il salvatore del Genoa." Nonostante riconosca i meriti del tecnico per aver salvato la squadra, Balotelli non nasconde l'amarezza per come le dinamiche si siano sviluppate: "Gli ho scritto un messaggio lunghissimo, forse un giorno lo pubblicherò." Quel messaggio è rimasto senza risposta, con Vieira che avrebbe ignorato l'attaccante da allora.
Queste dichiarazioni incendiarie rivelano la profondità del conflitto interiore che ha vissuto Balotelli durante il suo periodo a Genova e gettano una nuova luce su una delle tante tappe difficili della sua carriera. Mentre il mondo del calcio osserva con interesse le prossime mosse dell'attaccante, resta da vedere se queste rivelazioni avranno un impatto sul suo futuro. La vicenda valorizza una riflessione sull'importanza del dialogo all'interno delle squadre, un tema che continua a essere centrale in uno sport sempre più sotto i riflettori mediatici.