Marco Guida, apprezzato arbitro internazionale e appartenente alla sezione AIA di Torre Annunziata, è tornato a dirigere una partita del Napoli, nel contesto di un'amichevole disputata contro il Brest. L'occasione è significativa, dato che solo lo scorso aprile Guida aveva espresso l'intento di non voler più arbitrare nel capoluogo campano. Le sue parole erano state chiare: "Anche se non c'è più il limite territoriale e il designatore può scegliere chi vuole per ogni partita, io e Maresca abbiamo scelto di non arbitrare a Napoli perché il calcio viene vissuto in maniera diversa da altre città come Milano".
La partita, giocata a Castel di Sangro, si è conclusa con una vittoria per 2-1 in favore del Napoli, contro i francesi del Brest. Questo match, piuttosto tranquillo nel suo svolgersi, ha visto Guida gestire un'ammonizione a Diaz per un fallo su Neres, mentre un intervento altrettanto duro nei confronti di De Bruyne al 23' avrebbe potuto meritare una seconda sanzione per i transalpini. Tuttavia, Guida è riuscito a mantenere il controllo della partita, garantendo il rispetto delle regole in campo.
La decisione di tornare a dirigere un incontro a Napoli sembra aprire a nuove possibilità di dialogo e direttive future nella città. Lo stesso Guida, dopo aver condiviso le sue paure e motivazioni, offre ora una percezione diversa: "È una scelta personale. La mattina devo andare a prendere i miei figli e voglio stare tranquillo. Quando ho commesso degli errori non era così sicuro passeggiare per strada così come andare a fare la spesa. Pensare di sbagliare ad assegnare un calcio di rigore e di non poter uscire 2 giorni di casa per svolgere le mie attività sportive non mi fa sentire sereno".
Queste riflessioni rispecchiano le difficoltà incontrate dagli arbitri nelle città dove il calcio è vissuto con una passione più accesa. Tuttavia, la scelta di essere presente per il match contro il Brest potrebbe suggerire una potenziale retromarcia o, se non altro, una volontà di riavvicinarsi a una realtà che in passato aveva preferito evitare.
Per ora, resta da vedere se questo incontro sarà l'inizio di un nuovo capitolo nella carriera di Guida, con ulteriori direzioni di gara ufficiali nel suo futuro all'ombra del Vesuvio. Intanto, la gara di Castel di Sangro si è rivelata una buona occasione per mostrare il suo valore e professionalità in campo, lasciando tutti i presenti con un'impressione positiva del suo arbitraggio.
Il ritorno di Guida in quello che è da sempre uno dei suoi terreni più complessi è solo un primo passo. La comunità calcistica napoletana, dagli appassionati ai critici, guarda a quest'evoluzione con interesse. La presenza di un arbitro esperto come lui in partite future potrebbe non solo arricchire il livello delle direzioni di gara, ma anche gettare nuove basi di fiducia reciproca tra arbitri e tifoseria.