Mile Svilar svela la sua passione: Anni di lotta e dedizione a Roma

Il portiere della Roma racconta le difficoltà superate in carriera e il sostegno della famiglia nei momenti bui

Mile Svilar svela la sua passione: Anni di lotta e dedizione a Roma

Mile Svilar, il giovane e talentuoso portiere della Roma, si apre in un'intervista con La Repubblica condividendo i momenti più difficili e formativi della sua carriera. "Ci sono stati giorni in cui ero arrabbiato e frustrato. Non è facile allenarsi e non giocare per 4-5 anni", racconta Svilar, riflettendo su quel periodo complesso che lo ha segnato profondamente.

Ogni giorno di allenamento senza la possibilità di scendere in campo a dimostrare il proprio valore può erodere la fiducia in sé stessi. Tuttavia, Svilar ha trovato la forza di non mollare mai, grazie a un sostegno cruciale venuto dalla sua famiglia. "Non ho mai pensato di mollare, ma è stato difficile non portare il calcio a casa", ammette il giovane portiere, sottolineando come la vicinanza dei suoi cari sia stata essenziale per mantenere alto il morale.

Nel corso di questi anni, Svilar non ha dedicato la sua attenzione solo al calcio, ma anche al miglioramento delle sue condizioni fisiche, aspetti che spesso vengono trascurati da chi gioca costantemente ad alti livelli. "Ho lavorato tanto sul fisico e su aspetti che chi gioca ogni tre giorni non può curare", aggiunge con saggezza e una chiara visione del proprio sviluppo personale e professionale.

Nonostante le difficoltà, il portiere ha sempre saputo che la sua occasione sarebbe arrivata. "Sapevo che sarebbe arrivata la mia occasione", afferma con convinzione. Eppure, resta sorpreso quando viene finalmente data la possibilità: "A essere onesto però, quando arrivai, non mi aspettavo di giocare. Sapevo che sarei stato il secondo. È stata dura", continua.

Svilar ha lavorato sotto la guida di Gasperini, un allenatore che, secondo lui, sa esattamente come gestire una partita. "La massima concentrazione", questo è ciò che chiede il tecnico, spiega Svilar. "Lui è abbastanza... non dico furbo, ma uno che sa come gestire la partita", afferma, elogiando l'abilità tattica dell'allenatore che, a detta sua, "legge il gioco come pochi".

Riguardo al suo rapporto con la Roma, Svilar è chiaro: "Non mi sono mai sentito lontano dalla Roma durante il rinnovo contrattuale". Le trattative non sono mai semplici e spesso cariche di tensione, ma il suo attaccamento al club non è mai stato in dubbio. "Nelle trattative ci sono momenti difficili. Momenti in cui si dice qualcosa che non si pensa, da entrambe le parti. Però no, non ho mai pensato di lasciare la Roma", conclude Svilar, dichiarando con decisione il suo legame con la squadra.

La storia di Svilar è un esempio di come la perseveranza, il supporto familiare e una guida tecnica robusta possano fortificare un giovane talento, preparandolo a cogliere le sue opportunità e a lasciare un segno indelebile sul campo da gioco.

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Pubblicato Lunedì, 13 Ottobre 2025 a cura di Marco P. per Infogioco.it

Ultima revisione: Lunedì, 13 Ottobre 2025

Marco P.

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