Prima di procedere
La Norvegia è a un passo dalla qualificazione ai prossimi Mondiali, ma un caso extra-campo sta scuotendo la tranquillità della nazionale. Andreas Schjelderup, giovane attaccante del Benfica, è coinvolto in una vicenda giudiziaria per aver condiviso un video con contenuti sessuali minorili tramite Snapchat. Il fatto risale a quando il giocatore militava nel Nordsjaelland, in Danimarca.
Schjelderup comparirà davanti al tribunale di Copenaghen la prossima settimana. In un messaggio su Instagram, il calciatore ha espresso il suo pentimento: "Il reato per cui sarò condannato non riflette chi sono come persona né ciò che rappresento". Ha inoltre invitato a non diffondere video con “contenuti dannosi o offensivi”.
Nonostante la gravità della situazione, il CT della Norvegia, Stale Solbakken, ha deciso di convocare regolarmente Schjelderup per le decisive partite contro Estonia e Italia. "Ha fatto una cosa molto stupida", ha dichiarato Solbakken in conferenza stampa, aggiungendo: "Riceverà la sua punizione in Danimarca, e se la merita. Oltre a questo, perché dovrei punirlo ancora? Non credo sarebbe giusto. Anche se ciò che ha fatto è piuttosto grave, sono convinto che portarlo in squadra sia la decisione giusta”.
La Federazione calcistica norvegese (NFF) condivide la posizione del tecnico. Anche la presidente Lise Klaveness, avvocato di professione, dopo aver parlato con il legale del giocatore, ha concluso che Schjelderup non debba essere escluso. “Siamo molto fiduciosi nella nostra valutazione, e riteniamo che non siano necessarie ulteriori sanzioni”, ha dichiarato all'emittente NRK.
Il Benfica, club di appartenenza del giocatore, sta monitorando attentamente la situazione in vista del suo ritorno a Lisbona, ma ha confermato di non volerlo sanzionare. Rui Costa, rieletto presidente del Benfica per il mandato 2025-2029, ha dichiarato ai giornalisti di sostenere il giocatore: “Conoscendolo, non l’ha fatto con cattiveria”.
La vicenda ha scatenato un acceso dibattito in Norvegia. Molti si interrogano sull'opportunità di schierare Schjelderup, considerando il processo imminente. Alcuni media locali hanno sollevato dubbi sulla reazione del pubblico: “Possiamo chiedere al pubblico dell’Ullevaal di applaudire un uomo che, tra poche settimane, sarà processato con l’accusa di aver condiviso materiale sessuale con minori?”.
La clemenza nei confronti di Schjelderup è dovuta in parte alla sua giovane età e al riconoscimento pubblico dell'errore. Il giocatore, considerato uno dei talenti più promettenti del paese, ha compiuto 21 anni quest’estate, ma ne aveva 19 quando ha condiviso il video. Resta da vedere come si concluderà il processo e quale impatto avrà sulla sua carriera calcistica, sia a livello di club che di nazionale. L'episodio solleva importanti questioni etiche e morali, in un momento in cui la tutela dei minori e la responsabilità sociale dei personaggi pubblici sono al centro del dibattito.
