Una serata da incubo a San Siro per l'Italia di Rino Gattuso, che crolla sotto i colpi della Norvegia subendo un sonoro 1-4 nell'ultima partita di qualificazione ai Mondiali 2026. Un risultato che complica enormemente il cammino degli Azzurri verso la rassegna iridata, ora appesi a un filo rappresentato dai temibili playoff di marzo.
Il CT Gattuso non ha nascosto la sua delusione e il suo rammarico ai microfoni di Rai Sport subito dopo il fischio finale: "Voglio chiedere scusa ai nostri tifosi, 4-1 è un risultato pesante. Peccato dopo un primo tempo molto buono, da squadra vera. La delusione più grande è il secondo tempo, ci lecchiamo le ferite e complimenti a loro. Dobbiamo ripartire dal primo tempo che abbiamo fatto, la squadra si è fatta valere ma nel secondo tempo abbiamo fatto tantissima fatica". Parole dure, che fotografano alla perfezione una prestazione a due facce: un primo tempo di lotta e sacrificio, seguito da un secondo tempo di totale smarrimento e fragilità.
L'Italia è apparsa incapace di reagire al primo gol norvegese nella ripresa, smarrendo le distanze e concedendo troppo spazio agli avversari. "Nel primo tempo eravamo più compatti, abbiamo dato campo a loro, nel primo tempo non hanno avuto campo. La partita è stata questa", ha analizzato Gattuso, evidenziando i problemi di tenuta mentale e fisica della squadra.
Ora, per l'Italia, si prospetta un futuro incerto e carico di tensione. I playoff di marzo rappresentano l'ultima spiaggia per evitare di mancare il terzo Mondiale consecutivo, un'onta che il calcio italiano non può permettersi. "Riparto dal primo tempo, abbiamo giocato da squadra, compatti - ha concluso Gattuso -. Dobbiamo migliorare, la partita è cambiato quando hanno fatto il primo tiro in porta nel secondo tempo e ci siamo impauriti".
Ai microfoni di Sky Sport, il CT ha aggiunto: "Il tempo è poco, dobbiamo lavorare sulle nostre fragilità. Troppo facile parlare di chi mancava, chi era in campo ha dato tutto ma è venuta fuori una partita che non ci aspettavamo. Sapevamo che alla Norvegia non puoi dare campo ed è successo questo. Troveremo una soluzione, abbiamo voglia di giocarci la semifinale, passare, giocarci la finale e andare al Mondiale. Dopo stasera c'è tanta delusione, chiediamo scusa: perdere 4-1 a San Siro non mai bello. Speriamo di riuscire a migliorare gli aspetti in cui oggi abbiamo fatto fatica".
La sconfitta contro la Norvegia è un campanello d'allarme che non può essere ignorato. L'Italia dovrà ritrovare compattezza, grinta e soprattutto la capacità di reagire alle difficoltà se vuole evitare una clamorosa eliminazione e continuare a coltivare il sogno di partecipare ai Mondiali 2026. Il tempo stringe e la pressione aumenta, ma gli Azzurri hanno il dovere di rialzarsi e dimostrare di essere all'altezza della propria storia e tradizione.
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