La Nazionale Italiana si prepara a una trasformazione radicale per l'ultima e decisiva sfida del girone contro la Norvegia. L'obiettivo, seppur arduo, è quello di chiudere il girone almeno a pari punti con la capolista, in una corsa che appare quasi compromessa per la qualificazione diretta ai prossimi Mondiali.
Le speranze di una qualificazione diretta sono ridotte al lumicino. Battere la Norvegia con un margine di nove gol appare uno scenario ai limiti dell'impossibile, relegato ai sogni più audaci dei tifosi azzurri. In questo contesto, il commissario tecnico Gattuso si trova a gestire una situazione ereditata e complicata fin dalla prima partita del girone.
Sorge spontanea una riflessione amara: perché nazioni come Capo Verde, Curaçao, Uzbekistan e Suriname avranno la possibilità di partecipare al nuovo format allargato dei Mondiali, mentre una nazionale con quattro titoli mondiali alle spalle rischia di essere esclusa per la terza volta consecutiva? Interrogativi che alimentano il dibattito sul sistema di qualificazioni e sulle scelte della FIFA.
Nonostante le difficoltà, Gattuso è determinato a concludere questa fase con una vittoria contro la Norvegia, cercando di ottenere il sesto successo consecutivo da quando è alla guida della squadra azzurra. Per raggiungere questo obiettivo, il tecnico ha deciso di operare una profonda revisione della formazione che ha faticato a vincere contro la Moldova.
La principale novità è l'adozione di un modulo difensivo a tre, un sistema di gioco sempre più diffuso nel campionato italiano. Davanti all'inamovibile Donnarumma, la linea difensiva sarà composta da Di Lorenzo sul centrodestra e Bastoni sul centrosinistra. Calafiori, a causa di persistenti problemi all'anca, sarà costretto a seguire la partita dalla tribuna, insieme a Tonali. Al centro della difesa agirà Mancini.
A centrocampo e in attacco, Gattuso sembra aver sciolto ogni dubbio. Politano e Dimarco occuperanno le fasce, mentre Locatelli, Barella e Frattesi si muoveranno nella zona centrale del campo, a supporto della coppia d'attacco formata da Retegui e Esposito.
In sintesi, ben dieci undicesimi della formazione che ha giocato a Chisinau saranno sostituiti. Un turnover massiccio, dettato dalla necessità di gestire le energie e di trovare nuove soluzioni tattiche per affrontare al meglio l'impegno contro la Norvegia. La partita si preannuncia come un banco di prova cruciale per il futuro della Nazionale Italiana e per le ambizioni di qualificazione ai prossimi Mondiali.
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