Il Real Madrid è pronto a una battaglia legale senza precedenti contro la UEFA, forte della recente sentenza del Tribunale di Madrid che ha confermato l'abuso di posizione dominante da parte dell'organo di governo del calcio europeo. Il club di Florentino Perez ha annunciato ufficialmente l'intenzione di richiedere un risarcimento per i "notevoli danni subiti" a causa delle azioni della UEFA volte a ostacolare la nascita della Superlega.
La sentenza del tribunale spagnolo, emessa in appello, ribadisce che la UEFA ha effettivamente "abusato della propria posizione dominante" nel tentativo di soffocare la competizione europea alternativa già nel 2021. Questa decisione fa eco alla sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea (CGUE) del 2023, che aveva già evidenziato come UEFA e FIFA avessero esercitato un potere discrezionale eccessivo, limitando la libera concorrenza nel mercato calcistico continentale.
Secondo l'AFP, il tribunale spagnolo ha specificato che i due organismi "hanno ostacolato la libera concorrenza imponendo restrizioni ingiustificate e sproporzionate alla Superlega". Questo punto è cruciale perché evidenzia come le azioni della UEFA, volte a proteggere il proprio monopolio, abbiano finito per danneggiare potenzialmente l'innovazione e lo sviluppo del calcio europeo.
Il comunicato ufficiale del Real Madrid è stato perentorio: "Il Real Madrid accoglie con favore la decisione della Audiencia Provincial de Madrid di respingere i ricorsi presentati da UEFA, RFEF e LaLiga, confermando che la UEFA, in merito alla questione della Superlega, ha violato gravemente le norme sulla libera concorrenza dell’Unione Europea, in linea con la sentenza della Corte di Giustizia dell’UE, abusando della propria posizione dominante. Questa sentenza apre la strada alla richiesta di ingenti risarcimenti per i danni subiti dal club".
Il club spagnolo ha inoltre rivelato di aver tentato, nel corso del 2025, di trovare un accordo con la UEFA per una governance più trasparente e una maggiore sostenibilità finanziaria, senza però raggiungere un'intesa. Tra i punti di disaccordo, figurano la tutela della salute dei calciatori e il miglioramento dell'esperienza dei tifosi, inclusi modelli di trasmissione gratuiti e accessibili a livello globale, come sperimentato durante il Mondiale per Club FIFA.
La posizione del Real Madrid è chiara: continuerà a battersi per il bene del calcio globale e dei suoi tifosi, chiedendo contestualmente alla UEFA il risarcimento dei danni subiti. Questa mossa potrebbe innescare una serie di azioni legali a catena e ridefinire il panorama del calcio europeo nei prossimi anni. La posta in gioco è alta, e la battaglia tra Real Madrid e UEFA si preannuncia lunga e complessa. È cruciale comprendere che dietro questa disputa legale si celano visioni differenti sul futuro del calcio: da un lato, la UEFA che cerca di proteggere il proprio modello consolidato, dall'altro, club come il Real Madrid che spingono per un cambiamento radicale, con l'obiettivo di aumentare i ricavi e attrarre un pubblico sempre più ampio e globale.
L'esito di questa vicenda avrà un impatto significativo non solo sulle casse dei club coinvolti, ma anche sulla struttura stessa del calcio europeo e sulla sua capacità di adattarsi alle nuove sfide del mercato globale. Resta da vedere se le due parti riusciranno a trovare un terreno comune o se la battaglia legale si protrarrà a lungo, con conseguenze imprevedibili per il mondo del calcio.
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