La OpenAI ha recentemente annunciato un accordo di collaborazione con Oracle, uno dei principali colossi nel campo delle tecnologie informatiche, per lo sviluppo di un'infrastruttura di calcolo innovativa mirata ad avanzare le capacità dell'Intelligenza Artificiale. Valutato ben 300 miliardi di dollari, l'affare segna una delle più grandi intese nella storia delle infrastrutture di calcolo in cloud, secondo quanto riportato dal The Wall Street Journal.
Questo imponente investimento risponde alla crescente domanda di capacità di calcolo necessarie per supportare le applicazioni di AI, che si prevede intensifichino nei prossimi anni. La realizzazione di questa infrastruttura richiederà una disponibilità energetica pari a 4,5 GW, e i lavori inizieranno nel 2027, condizionato dall'adempimento dei piani attuali.
L'accordo, mentre rappresenta un auspicio per l'espansione delle capacità di AI, comporta anche rischi significativi per entrambe le parti. Per OpenAI, un tale aumento delle spese potrebbe mettere a dura prova le finanze dell'azienda. Secondo alcune dichiarazioni dei dirigenti, l’obiettivo di azzerare i debiti è previsto non prima del 2029, nonostante i rapidi cambiamenti nei piani aziendali e l'aumento delle spese operative.
Dal lato di Oracle, la dipendenza da un singolo cliente come OpenAI può risultare insidiosa. A differenza di molti suoi concorrenti, Oracle opera con un elevato rapporto debito/finanziamenti, che raggiunge il 427%, obbligandola a rivolgersi a fonti esterne per finanziare il contratto.
Secondo analisi di Morgan Stanley, il mercato per il potenziamento delle infrastrutture server dedicato all'AI ammonta a 2,9 trilioni di dollari nel quadriennio 2025-2028. La maggior parte delle aziende del settore dovrà affidarsi a partner esterni per far fronte a questi costi, come riflesso nella partnership di OpenAI con Microsoft per l'uso del cloud Azure. Tuttavia, ora OpenAI sembra espandere la sua rete di collaborazioni includendo Oracle e altri partner per iniziative come il progetto Stargate, un'ambiziosa opera infrastrutturale negli Stati Uniti valutata 500 miliardi di dollari nei prossimi quattro anni.
Le nuove strutture per il calcolo dati pianificate da Oracle nell'ambito dell'accordo saranno costruite in vari stati tra cui Wyoming, Pennsylvania, Texas, Michigan e New Mexico, sebbene i dettagli esatti sulla localizzazione non siano stati ancora finalizzati. Questa mossa posiziona Oracle in una posizione significativa nel panorama dei fornitori di infrastrutture di calcolo cloud, consolidando il suo ruolo di protagonista nel mercato dell'AI.