Guerra dei Chip: Gli USA cercano nuovi alleati contro la Cina

Divergenze tra USA, Olanda e Giappone rafforzano l’industria cinese dei semiconduttori

Guerra dei Chip: Gli USA cercano nuovi alleati contro la Cina

Gli Stati Uniti stanno intensificando gli sforzi per coordinare una risposta internazionale all'ascesa della Cina nel settore della produzione di chip avanzati. Da diversi anni, gli USA mirano a sincronizzare le proprie politiche di controllo delle esportazioni con nazioni alleate come Olanda e Giappone, dove si trovano alcuni dei principali produttori di attrezzature per semiconduttori. Tuttavia, la mancanza di una linea comune ha permesso alle aziende cinesi di acquistare attrezzature per un valore di ben 38 miliardi di dollari nel 2022.

Secondo un'inchiesta recente, l'assenza di uniformità nei limiti imposti ha permesso a imprese cinesi di aumentare drasticamente i loro acquisti, per compensare il crescente inasprimento delle restrizioni americane. In effetti, i rapporti trimestrali di società leader come l'olandese ASML e i suoi concorrenti giapponesi hanno evidenziato un aumento significativo delle vendite verso la Cina, anche se le attrezzature più avanzate, come quelle basate sull'ultravioletto estremo (EUV), non possono essere esportate in Cina dal 2019 a causa delle sanzioni americane precedenti.

L'inchiesta condotta dal comitato della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti sottolinea come l'attuale disconnessione tra le politiche limitative degli USA e dei loro alleati contribuisca al rafforzamento del settore dei semiconduttori cinese. Nonostante le restrizioni, i produttori cinesi avrebbero speso circa 38 miliardi di dollari lo scorso anno per attrezzature essenziali non reperibili localmente, marcando un incremento del 66% rispetto al 2022, anno di introduzione di precedenti limitazioni. Questi 38 miliardi di dollari rappresentano il 39% delle entrate complessive di aziende come Applied Materials, Lam Research, KLA, ASML e Tokyo Electron.

I legislatori statunitensi ipotizzano che la strategia più efficace sarebbe quella di estendere le restrizioni a tutti i produttori cinesi di semiconduttori in collaborazione con gli alleati, piuttosto che concentrare gli sforzi su azioni punitive verso singoli produttori. La crescente difficoltà di tracciare l'uso finale delle attrezzature una volta giunte in Cina rappresenta un ostacolo significativo, ponendo gravi rischi di proliferazione tecnologica.

Come evidenziato nel rapporto, gli Stati Uniti e i loro alleati devono concentrarsi su un futuro che richieda un controllo più rigoroso sui componenti critici destinati alla Cina, considerati cruciali nel plasmare strumenti avanzati per la produzione di chip all'interno del paese. Senza un intervento coordinato e decisivo, la Cina potrebbe continuare a guadagnare un vantaggio competitivo in un settore fondamentale per l'innovazione globale e la sicurezza nazionale.

Pubblicato Mercoledì, 08 Ottobre 2025 a cura di Anna S. per Infogioco.it

Ultima revisione: Mercoledì, 08 Ottobre 2025

Anna S.

Anna S.

Anna è una giornalista dinamica e carismatica, con una passione travolgente per il mondo dell'informatica e le innovazioni tecnologiche. Fin da giovane, ha sempre nutrito una curiosità insaziabile per come la tecnologia possa trasformare le vite delle persone. La sua carriera è caratterizzata da un costante impegno nell'esplorare le ultime novità in campo tecnologico e nel raccontare storie che ispirano e informano il pubblico.


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