A seguito di un acceso periodo di discussioni e polemiche, la Lega Serie A ha deciso di introdurre un nuovo regolamento volto a gestire in modo più chiaro ed efficace i recuperi delle gare sospese o non iniziate. Questo regolamento, che è stato definito dopo l'incontro di luglio presieduto da Ezio Simonelli, mira a eliminare le incertezze e le controversie che spesso hanno caratterizzato le stagioni passate.
L'aspetto più significativo di questo regolamento è l'introduzione di un criterio oggettivo per stabilire il momento del recupero di una gara non iniziata: tale partita dovrà essere recuperata il giorno successivo, salvo eccezioni particolari. Queste eccezioni includono la perdurante impraticabilità del campo, coincidenza con le finestre FIFA o vicinanza temporale a un'altra gara imminente.
Oltre alla Serie A, tali regole saranno valide anche per la Primavera 1 e potrebbero essere implementate anche da altre componenti federali, come la Lega B e la Lega Pro, offrendo così un modello uniforme per tutto il panorama calcistico italiano.
Un'altra innovazione riguarda la gestione delle gare interrotte. In caso di interruzione, la partita dovrà proseguire a partire dal minuto in cui è stata sospesa e nello stesso contesto di gioco. La decisione sui minuti mancati è competenza esclusiva del Direttore di gara e risulta inappellabile.
Il nuovo regolamento conserva anche dettagli meticolosi su chi può partecipare alla prosecuzione della gara. Ad esempio, ai giocatori trasferiti o svincolati dopo l'interruzione è vietato partecipare, mentre è consentito schierare nuovi acquisti. Sono previste anche limitazioni per i giocatori espulsi o squalificati al momento dell'interruzione, mentre le sanzioni disciplinari verranno esaminate solo dopo il termine definitivo della partita.
Un punto cruciale del regolamento è la definizione della prima data utile per giocare. Questa è identificata come il primo giorno disponibile, rispettando gli impegni internazionali e garantendo un intervallo di due giorni liberi tra le partite. Così facendo, le squadre avranno un quadro temporale più chiaro e organizzato per affrontare gli impegni sportivi.
Queste modifiche nascono dall'esigenza di standardizzare i processi di rinvio e di prolungamento delle partite in modo che non vi siano differenze interpretative tra le diverse competizioni, contribuendo a una gestione più fluida e prevedibile degli incontri sportivi.
Guardando al futuro, la speranza è che queste modifiche possano migliorare la trasparenza e ridurre le controversie ricorrenti, garantendo al contempo un migliore svolgimento delle stagioni calcistiche italiane. L'obiettivo rimane quello di tutelare l'integrità delle competizioni e delle squadre coinvolte, assicurando che il calcio possa procedere con il minimo ingombro burocratico possibile.