La compagnia taiwanese TSMC ha deciso di prendere le distanze da Intel in un momento in cui la società americana sta affrontando difficoltà finanziarie. In una dichiarazione ufficiale, TSMC ha smentito categoricamente qualsiasi coinvolgimento in negoziati con Intel per una possibile partnership o investimento. Questa presa di posizione arriva in risposta a un articolo del Wall Street Journal che sosteneva come Intel avesse avanzato proposte per creare una joint venture e avesse persino cercato di coinvolgere Apple in un potenziale accordo di collaborazione.
Queste indiscrezioni sono emerse dopo che Nvidia ha recentemente acquisito azioni di Intel per un valore di 5 miliardi di dollari e ha annunciato lo sviluppo congiunto di sistemi su chip (SoC) che integrano l’architettura x86 con il supporto RTX. Tuttavia, subito dopo la pubblicazione del reportage del Wall Street Journal, le azioni depositarie americane (ADR) di TSMC negli Stati Uniti hanno subito una flessione dell'1,44% durante la notte. Questo calo è stato determinato dalle preoccupazioni che TSMC potesse perdere la fiducia dei suoi clienti e vedere un calo degli ordini, qualora si concretizzasse la collaborazione con Intel.
Non è la prima volta che si specula su una possibile partnership tra Intel e TSMC, ma la società taiwanese ha costantemente negato tali voci. Intel, dal suo canto, è alle prese con una situazione finanziaria critica dall'anno scorso e sta attivamente cercando investitori e partner strategici. Ad esempio, il mese scorso il colosso giapponese SoftBank ha investito 2 miliardi di dollari nell'azienda, mentre il governo degli Stati Uniti ha destinato 5,7 miliardi di dollari dal fondo previsto dal CHIPS and Science Act, ottenendo in cambio una quota del 10% nel business. Parallelamente, il CEO di Intel, Lip-Bu Tan, sta realizzando una significativa ottimizzazione dei costi, riducendo il personale di oltre 12.000 unità, che rappresentano circa il 20% del totale aziendale. Inoltre, Intel ha venduto alcune divisioni minori per concentrarsi sulle sue competenze chiave.
Nonostante questi sforzi, Intel sta affrontando sfide tecniche nell'adozione del nuovo nodo tecnologico 18A, incontrando difficoltà legate a un basso rendimento dei cristalli idonei. Lip-Bu Tan ha dichiarato che l'azienda potrebbe abbandonare lo sviluppo dei nodi 14A e dei processi avanzati successivi, a meno che non riesca a trovare un acquirente di grande entità. Il comparto produttivo dell'azienda prevede di raggiungere il punto di pareggio attorno al 2027, in concomitanza con l'eventuale lancio del nodo 14A.
Secondo Tom's Hardware, sul mercato consumer la domanda per i nuovi processori Lunar Lake rimane debole, in parte a causa dell'interesse limitato verso i chip orientati all'intelligenza artificiale. D'altra parte, vi è una crescente domanda per la precedente generazione di processori Raptor Lake, che continuano a detenere una posizione significativa nel mercato.