In un colpo di scena significativo, Google ha superato IBM nel conteggio dei brevetti relativi all'intelligenza artificiale generativa, secondo i dati della società di analisi IFI Claims. Questo traguardo rappresenta una pietra miliare nella crescente importanza della tecnologia AI generativa, che non solo sta catturando l'interesse delle principali aziende tecnologiche, ma segnala anche uno spostamento strategico nel panorama delle innovazioni tecnologiche su scala globale.
Il numero di richieste di brevetti per l'AI generativa negli Stati Uniti è aumentato del 56% nell'ultimo anno, raggiungendo un totale di 51.487 documentazioni presentate. Parallelamente, i brevetti concessi sono cresciuti del 32%. Secondo Lili Yakurchi, rappresentante di IFI Claims, questo incremento evidenzia come le aziende si stiano muovendo rapidamente per proteggere le loro scoperte in questo nuovo e promettente settore.
Non è solo l'intelligenza artificiale generativa ad attirare l'interesse, ma anche l'IA agentiva, in cui sistemi autonomi operano senza intervento umano. In questo campo, aziende come Google e Nvidia sono al comando negli Stati Uniti, seguite da IBM, Intel e Microsoft. A livello globale, questi colossi dominano la scena insieme a tre università cinesi, sottolineando il ruolo crescente della Cina come rivale principale degli Stati Uniti nella corsa tecnologica.
La posizione della Cina è ulteriormente solidificata nel settore della generativa AI, con sei delle prime dieci posizioni occupate da aziende e istituti di istruzione cinesi, tra cui l'evidente protagonismo della compagnia DeepSeek. In questa corsa globale, Microsoft si è aggiudicata il terzo posto nel ranking del'IA generativa, mentre aziende come Meta e OpenAI, seppur non nel top 10, continuano a perseguire strategie di sviluppo orientate all'opensource e all'uso difensivo dei brevetti.
Lo studio, che copre il periodo da febbraio 2024 ad aprile 2025, rivela che il 17% di tutte le domande di brevetto nel settore dell'intelligenza artificiale negli Stati Uniti riguardano le tecnologie generative, mentre il 7% si concentra sulle agentive. A livello globale, queste percentuali salgono rispettivamente al 23% e al 5%. In tale contesto, Google, Microsoft e IBM guidano il mercato dei brevetti AI negli Stati Uniti, mentre globalmente emergono Google, Huawei e Samsung come leader del settore.
Il crescente numero di domande di brevetto sottolinea non solo una competizione tecnologica intensa, ma anche un cambiamento strategico nella distribuzione delle forze nel settore dell'intelligenza artificiale. Questo fenomeno è particolarmente visibile con la crescente influenza degli istituti accademici cinesi, che stanno diventando attori chiave nella formazione del tessuto tecnologico globale. La sfida non è solo tra aziende ma si estende a livello internazionale, coinvolgendo nazioni e settori accademici in una corsa per prevalere nell'innovazione e nel controllo delle ultime frontiere tecnologiche.