La Grokipedia, l'enciclopedia online lanciata da xAI, la società di Elon Musk, è finita sotto accusa per la presenza di migliaia di link a fonti considerate "dubbie" e "problematiche". Questa situazione mette seriamente in discussione l'affidabilità della piattaforma come fonte di informazioni.
Lanciata in ottobre come alternativa a Wikipedia, un'enciclopedia collaborativa che Musk e i suoi sostenitori hanno spesso criticato per presunte distorsioni ideologiche, Grokipedia sembra aver generato un problema opposto. Ricercatori della Cornell University hanno scoperto che "i limiti sulle fonti di informazione in Grokipedia sono stati notevolmente allentati. Ciò ha portato all'inclusione di fonti dubbie e a un aumento complessivo del numero di fonti potenzialmente problematiche".
L'analisi di diverse centinaia di migliaia di articoli di Grokipedia ha rivelato che, a differenza di Wikipedia, la piattaforma include come fonti il sito complottista InfoWars, media di destra americani e indiani, pubblicazioni statali cinesi e iraniane, risorse xenofobe e siti accusati di promuovere pseudoscienza e teorie del complotto. "Grokipedia cita queste fonti senza metterne in discussione l'affidabilità", affermano i ricercatori.
Inoltre, è stato riscontrato che la piattaforma di Elon Musk spesso ripubblica semplici trascrizioni di articoli presi da Wikipedia, che il nuovo progetto ambisce a sostituire. Nei restanti materiali, le fonti che la comunità anglofona di Wikipedia considera "generalmente inaffidabili" compaiono 3,2 volte più spesso, mentre le fonti bloccate da Wikipedia compaiono 13 volte più spesso.
La risposta di xAI a queste scoperte è stata laconica: "I media tradizionali mentono". Questa affermazione solleva interrogativi sulla filosofia alla base di Grokipedia e sulla sua visione del giornalismo e della verifica dei fatti. Mentre Wikipedia si basa su un sistema di revisione paritaria e sulla verifica delle fonti da parte di una vasta comunità di volontari, Grokipedia sembra adottare un approccio più aperto, ma potenzialmente meno rigoroso.
In una recente intervista, il fondatore di Wikipedia, Jimmy Wales, ha respinto le accuse di parzialità liberale nei materiali del progetto, ma ha ammesso che la comunità di volontari ha bisogno di riforme. La questione dell'affidabilità delle fonti online è diventata sempre più importante nell'era della disinformazione e delle fake news. Piattaforme come Grokipedia devono affrontare la sfida di bilanciare la libertà di espressione con la necessità di fornire informazioni accurate e verificate. Il futuro di Grokipedia dipenderà dalla sua capacità di affrontare queste critiche e di costruire un sistema di controllo della qualità che garantisca l'affidabilità delle informazioni presentate.
La vicenda di Grokipedia evidenzia un problema cruciale nel panorama dell'informazione online: la difficoltà di distinguere tra fonti affidabili e inaffidabili. In un'epoca in cui chiunque può pubblicare contenuti online, è fondamentale sviluppare un pensiero critico e valutare attentamente le fonti prima di accettare qualsiasi informazione come vera. La speranza è che Grokipedia prenda seriamente le critiche mosse e si impegni a migliorare la qualità delle sue fonti, diventando una risorsa informativa valida e affidabile.
Resta da vedere se Grokipedia riuscirà a superare queste sfide e a diventare una fonte di informazione affidabile e imparziale. Nel frattempo, è importante avvicinarsi a questa piattaforma con cautela e spirito critico, verificando sempre le informazioni presentate con altre fonti.
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