Il veterano del mercato dell'energia solare, la compagnia giapponese Sharp, ha annunciato l'intenzione di avviare la produzione di pannelli solari basati sulla perovskite nel 2027. La produzione sarà organizzata utilizzando le tecnologie che Sharp impiega per la produzione di OLED. Questo renderà la produzione di celle solari più economica e aiuterà a scalzare dal Giappone i pannelli solari in silicio cinesi prodotti in massa.
Nel campo della produzione di pannelli solari tradizionali basati sul silicio, i produttori cinesi sono leader indiscussi. Pertanto, in Giappone si levano sempre più spesso appelli a un utilizzo più ampio di celle solari in perovskite di produzione locale, dettato da considerazioni di sicurezza economica. Il governo giapponese, a sua volta, sta rafforzando il sostegno alla produzione nazionale con sussidi ai produttori e altre misure. Nel paese esistono già tecnologie mature per ottenere la perovskite dallo iodio, le cui fonti sono abbastanza abbondanti in Giappone.
Nello specifico, Sharp produrrà celle solari tandem, composte da due strati fotosensibili: uno di silicio e uno di perovskite. Questo approccio consente di convertire in elettricità uno spettro più ampio di luce incidente, aumentando l'efficienza complessiva della cella. E sebbene la cella composita non otterrà la flessibilità tipica dei pannelli in perovskite, il suo peso non supererà il peso dei normali pannelli solari in silicio, il che consentirà di conservare tutta la ferramenta precedente con un simultaneo aumento dell'efficienza.
Un aspetto particolarmente importante è che, per formare la struttura cristallina della perovskite su un film di substrato, Sharp utilizzerà un processo di deposizione sotto vuoto, lo stesso utilizzato nella produzione di display OLED. Questo metodo è insolito, poiché la maggior parte dei metodi proposti per formare la perovskite prevedono l'applicazione di materiali liquidi. Nel processo di deposizione da vapore, i materiali vengono riscaldati ed evaporati in una camera a vuoto, dopodiché il vapore risultante viene depositato su un film, formando uno strato sottile.
Poiché per la deposizione di materiali dalla fase gassosa non sono necessari solventi, questo riduce i costi dei materiali rispetto ai metodi di rivestimento con soluzioni. Questa tecnologia promette di ridurre del 10% i costi di produzione delle celle in perovskite, rendendole commercialmente interessanti. La produzione sperimentale di celle sarà avviata da Sharp nel 2026, in modo che all'inizio del 2027 possa essere avviata la produzione commerciale in serie di pannelli solari avanzati.
Nei pannelli sperimentali di Sharp, l'efficienza di conversione è stata di almeno il 10% per lo strato di silicio (gamma infrarossa) e di almeno il 20% per lo strato di perovskite (luce visibile). Combinandoli, Sharp punta a raggiungere un'efficienza vicina al 30%, ovvero circa il 50% in più rispetto alle normali celle in silicio. Questo sviluppo rappresenta un passo significativo verso un futuro energetico più sostenibile ed efficiente, con il Giappone che si posiziona all'avanguardia nell'innovazione del settore solare. La competizione con la Cina nel mercato dei pannelli solari si fa sempre più interessante, con la tecnologia in perovskite che potrebbe rappresentare una svolta decisiva.
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