Nell'ambito delle attività di contrasto all'evasione fiscale relativa all'IVA intracomunitaria, i funzionari dell'Ufficio di Milano 1 hanno portato alla luce ingenti frodi nel commercio all'ingrosso, utilizzando in modo sofisticato le banche dati fornite dall'ADM e incrociando con astuzia i dati disponibili.
L'indagine
L'indagine ha svelato irregolarità significative nel settore del commercio di computer e software, nonché in quello dei prodotti della pesca. Le frodi erano connesse con acquisti di beni provenienti da Paesi membri dell'UE, che ammontavano complessivamente a 17 milioni di euro.
Oltre 4milioni di evasione
L'evasione dell'IVA associata a tali operazioni è stata quantificata in quasi 4 milioni e settecentomila euro. È emerso che le società coinvolte non registravano gli acquisti effettuati e omettevano di presentare le dichiarazioni fiscali obbligatorie. I rappresentanti legali delle società sono stati denunciati all'Autorità Giudiziaria per i reati previsti dagli articoli 5 e 10 del Decreto Legislativo n. 74 del 2000.
Fonte: agimeg.it