Ai Campionati Mondiali di Nuoto in corso a Singapore, il giovanissimo Simone Cerasuolo ha ottenuto un risultato straordinario, rivelandosi una delle sorprese più belle dell'evento. Il nuotatore bolognese ha trionfato nei 50 metri rana, conquistando la medaglia d'oro e contribuendo ad arricchire ulteriormente il già notevole medagliere dell'Italia. La prestazione di Cerasuolo è stata impeccabile: ha completato la gara in 26"54, precedendo il russo Kirill Prigoda (26"62) e il cinese Qin Haiyang (26"67).
Questo 22enne di Imola ha saputo imporsi fin dalle eliminatorie, siglando il miglior tempo in 26"42, migliorando nettamente il proprio record personale e piazzandosi come protagonista. Durante la semifinale, pur avendo peggiorato leggermente con un tempo di 26"64, è riuscito comunque a ottenere il secondo crono, qualificandosi dietro Qin Haiyang e superando la sorpresa negativa dell'eliminazione di Nicolò Martinenghi, finito solo tredicesimo.
In finale, Cerasuolo ha sfoderato tutta la potenza di cui è capace, imponendosi subito nei primi 25 metri e mantenendo il comando della gara fino alla fine. La rimonta di Prigoda non è riuscita a sottrargli il primo posto, portando Cerasuolo a toccare per primo la piastra con un tempo eccezionale di 26"54. "Volevo la medaglia a tutti i costi, non era affatto scontato riuscirci." ha spiegato ai microfoni di Sky Sport. "In questa specialità conta molto di più la solidità che la velocità pura. Sono diventato un nuotatore solido, anche se ho commesso degli errori. La partenza, in particolare, non è stata delle migliori, e ho dovuto lavorare molto su questo aspetto. Ma l'importante era vincere." La gioia e la soddisfazione espresse da Simone dopo la gara lasciano intendere non solo la sua crescita come atleta, ma anche la solidità dei valori trasmessi dalla sua famiglia, che vanno oltre lo sport.
Meno fortunate invece le performance di Alberto Razzetti e Federico Burdisso nei 200 metri farfalla. Entrambi hanno faticato a tenere testa a un Luca Urlando in forma straordinaria. Nonostante un buon avvio nelle batterie, con Razzetti che ha conquistato un sesto posto grazie a un primato personale di 1'54"47, e Burdisso settimo in 1'54"87, la finale si è rivelata ostica. Razzetti e Burdisso hanno tentato di sorprendere i concorrenti con un avvio aggressivo, ma non sono riusciti a mantenere il ritmo fino alla fine. La gara è stata vinta dall'americano Luca Urlando in 1'51"87, seguito dal polacco Krzysztof Chmielewski e dall'australiano Harrison Turner. Razzetti ha concluso con un tempo di 1'54"85 e Burdisso in 1'55"27, mostrando comunque segni di miglioramento nel loro percorso sportivo.
Infine, la staffetta 4x100 mista misti con Christian Bacico, Nicolò Martinenghi, Costanza Cocconcelli e Sara Curtis, nonostante un avvio promettente, si è dovuta accontentare di un sesto posto finale. Dopo una partenza positiva del dorsista pavese, la squadra italiana ha visto calare il rendimento con il ranista varesino, afflitto dai sintomi di un'intossicazione alimentare, prima di passare il testimone alla delfinista bolognese e infine alla stilista torinese. La vittoria è andata agli Atleti Neutrali B, che hanno chiuso con un tempo record di 3'37"97, davanti a Cina e Canada.
Questi risultati evidenziano una competizione ai massimi livelli e un gruppo di talenti italiani in crescita che promettono di portare nuove soddisfazioni nel panorama internazionale del nuoto.